La risposta degli hacker russi: prese di mira le reti NATO ed alcuni eserciti europei

La risposta degli hacker russi: prese di mira le reti NATO ed alcuni eserciti europei
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Mentre Anonymous prende di mira la Cina oltre che la Russia, non si è fatta attendere la risposta degli hacker russi. Secondo quanto riferito da vari quotidiani italiani, tra cui LaPresse che cita Reuters, l’esercito web del Cremlino negli ultimi giorni avrebbe preso di mira la NATO e le forze armate di diversi paesi europei.

Secondo quanto affermato in un rapporto del Threat Analysis Group di Google, che è stato citato anche da Reuters, gli hacker russi negli ultimi giorni avrebbero ripetutamente cercato di penetrare nelle reti della NATO e nelle forze armate di alcuni paesi dell’Europa orientale. Non è chiaro quali eserciti siano stati attaccati, ma Google spiega che i tentativi sarebbero avvenuti tramite una campagna di phishing delle credenziali, che è stata lanciata da Coldriver (o Callisto), un gruppo con sede in Russia.

Tra gli obiettivi ci sarebbe stato anche un Centro d’Eccellenza della NATO. L’Alleanza Atlantica dal suo canto non ha diffuso molte informazioni a riguardo e si è limitata ad affermare che “registriamo attività informatica dannosa su base quotidiana. I centri d’eccellenza NATO lavorano fianco a fianco con l’Alleanza, ma non fanno parte della NATO in quanto tale”.

I tentativi sono stati portati avanti utilizzando account Gmail creati ad hoc, ma nel documento ufficiale di Google non viene indicata la percentuale di riuscita d’intrusione, che evidentemente non è stata calcolata in quanto non nota e secretata.

Il gruppo Callisto è già noto per operazioni tipo questa e nel 2019 la società finlandese F-Secure Labs l’aveva descritto come “ interessato alla raccolta d’inforamzioni relative alla politica estera e di sicurezza ”.