I ritardi di Starship non preoccupano Elon Musk: è fiducioso sul futuro del razzo

I ritardi di Starship non preoccupano Elon Musk: è fiducioso sul futuro del razzo
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Il nuovo potentissimo razzo Starship, di proprietà della SpaceX, ha subìto non poche sfortune durante i suoi test e voli di prova. Il CEO della compagnia però, non è preoccupato per il futuro della sua nave spaziale.

La Starship sarà il primo veicolo completamente riutilizzabile capace di portare cose e persone oltre l’orbita terrestre, virtualmente ideata per raggiungere anche la Luna e Marte sempre mantenendo un altissimo tasso di riutilizzabilità. Nel corso degli ultimi due anni il razzo è stato sottoposto a vari test (in particolari le sue componenti isolate, visto che non è ancora stato assemblato ufficialmente per intero), ma non tutto è andato sempre come previsto. Sebbene sia avvenuto a settembre 2019, Il “fallimento” del prototipo Mk1 fa ancora parlare di sé, e ha scombinato non di poco i piani del magnate sudafricano.

Secondo quanto affermò Musk all’epoca infatti, la Starship avrebbe dovuto eseguire un test in orbita ad almeno 20km di quota entro la fine del 2019. Nulla di tutto questo è accaduto, ma non necessariamente si è dimostrato un male: ha portato invece gli ingegneri della SpaceX a lavorare sodo sui prototipi successivi, seguendo la logica del “fallire velocemente, aver successo ancor più rapidamente”. Nel corso del 2020 il miglioramento delle componenti Starship ha dato i suoi frutti e di recente - il 4 agosto 2020 - il prototipo SN5 di SpaceX ha completato con successo un test di "salto", volando ad un'altitudine di 150 metri per poi riatterrare su una diversa piattaforma.

A tal proposito, durante il Summit Humans to Mars che si terrà fino al 3 settembre, Elon Musk ha confermato totale fiducia nel suo progetto più ambizioso: “Stiamo facendo buoni progressi. La cosa su cui stiamo davvero facendo passi in avanti con Starship è il sistema di produzione. Un anno fa non c'era quasi niente e ora abbiamo molte capacità produttive in più [in riferimento alle strutture sempre più performanti del sito di lancio di Boca Chica, n.d.r]. Penso che potremo raggiungere l'orbita in meno di sei mesi!

A confermare le parole di Elon Musk però vi sono anche i fatti: non a caso la Starship è stata selezionata dalla NASA come uno dei tre sistemi di atterraggio per il Programma Artemis, durante le missioni che vedranno la luce dopo il 2022.

I ritardi di Starship non preoccupano Elon Musk: è fiducioso sul futuro del razzo