Ecco per la prima volta il "ritratto" di una famiglia di Neanderthal

Ecco per la prima volta il 'ritratto' di una famiglia di Neanderthal
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Il ritratto di una famiglia Neanderthal è stato finalmente ottenuto grazie all'analisi del DNA. Anche l'Italia ha contribuito a questa storica scoperta.

Svante Pääbo vincitore del Nobel per la medicina 2022, ha dato il via ad un nuovo studio coordinato dal suo laboratorio, grazie anche al contributo dell'Italia con l'università di Bologna. Il team di ricercatori è stato in grado di ricostruire un'intera famiglia di Neanderthal mediante un importante lavoro di sequenziamento genetico.

Si tratta di un significativo passo in avanti, basti pensare che fino ad oggi eravamo stati in grado di studiare il DNA di appena 18 individui. Tutto ciò è stato possibile grazie ai resti rinvenuti nel sud della Siberia, sui monti Altai, in due grotte chiamate Chagyrskaya e Okladnikov.

È proprio qui che il team di ricerca ha estratto dei frammenti di genoma di 13 Neanderthal dei quali 7 uomini e 6 donne e di cui 8 adulti e 5 bambini, vissuti tra 51.000 e 59.000 anni fa. Ciò che rende la scoperta particolarmente sorprendente è che gli individui appartengono ad uno specifico tempo e spazio e sono addirittura tra loro parenti.

Due di questi erano infatti padre e figlia con anche una coppia di parenti di secondo grado. "Il fatto che vivessero nello stesso momento è molto eccitante. Ciò significa che probabilmente provenivano dalla stessa comunità sociale e per la prima volta, possiamo usare la genetica per studiare l'organizzazione sociale di una comunità di Neanderthal" ha dichiarato il dott. Laurits Skov, a capo della ricerca.

Questo nuovo studio non fa altro che confermare come le tecniche genetiche sviluppate da Pääbo, hanno permesso di dar luce a nuove informazioni sui nostri antenati, come i Neanderthal che a quanto pare avevano meno neuroni dell’Homo Sapiens.