Scoperti quasi 40 scheletri senza testa. Massacro, culto o cacciatori di teste?

Scoperti quasi 40 scheletri senza testa. Massacro, culto o cacciatori di teste?
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Gli archeologi del Collaborative Research Center (CRC) 1266, dell'Università di Kiel (CAU), e dell'Istituto Archeologico dell'Accademia slovacca delle scienze (di Nitra), hanno fatto una scoperta davvero particolare presso Vráble, in Slovacchia. Ben 38 scheletri, adeguatamente conservati, ma mancanti della testa. Un ritrovamento avvolto nel mistero.

Già l'anno scorso, infatti, il team aveva scoperto degli scheletri simili. Lo stesso leader del progetto, il Prof. Dr. Martin Furholt, ha affermato entusiasta: "Sapevamo di trovare diversi scheletri umani, ma questo recupero ha superato ogni nostra immaginazione".

D'altronde il sito di Vráble-Ve'lke Lehemby (5.250–4.950 a.C.), dove è avvenuto il particolare ritrovamento, è stato uno dei più grandi siti di insediamento del Neolitico antico nell'Europa centrale, ed è oggetto di ricerca da ormai diversi anni, grazie all'eccezionale densità di popolazione per quel periodo.

La recente scoperta del team slovacco-tedesco, ha portato alla luce i resti di almeno 38 individui sprovvisti di testa (ad eccezione di un bambino), tutti raggruppati in circa 15 metri quadrati. Quasi ammassati, uno sopra l'altro, uno accanto all'altro, coricati a pancia in giù, accovacciati, stesi sul dorso e con gli arti divaricati. Suggerendo quindi come i morti fossero sepolti con poca cura, addirittura quasi come se fossero stati gettati o fatti rotolare nella "fossa comune".

Il Prof Furholt ha spiegato: "Nelle fosse comuni con un posizionamento poco chiaro, l'identificazione di un individuo si basa di solito sul suo cranio, quindi, per noi il ritrovamento di quest'anno rappresenta una situazione di scavo particolarmente impegnativa".

Ovviamente, "il come, il quando ed il perché" tali teste siano state rimosse sono domande centrali che gli esperti si sono posti da subito, e per le quali sono state organizzate ulteriori indagini.

Molte supposizione sono state fatte riguardo le motivazioni lo strano ritrovamento. Massacro, cacciatori di teste o culto pacifico del teschio. La dott.ssa Katharina Fuchs, antropologa dell'Università di Kiel, ha inoltre aggiunto: "In alcuni scheletri, la prima vertebra cervicale è conservata, indicando un'attenta rimozione della testa piuttosto che una decapitazione violenta e barbara. Queste però sono tutte osservazioni molto preliminari, che dovranno essere confermate con ulteriori indagini".

Secondo la dott.ssa Maria Wunderlich, responsabile del progetto, "può sembrare ovvio presumere un massacro con sacrifici umani, forse anche in connessione con idee magiche o religiose. Così come anche i conflitti tra comunità e villaggi potrebbero aver avuto un ruolo".

"Che siano cadute vittima di cacciatori di teste, o che praticassero uno speciale culto della morte, le possibilità sono molte ed è importante rimanere aperti a nuove intuizioni ed idee. Ma è indiscutibile che questa scoperta ha un valore unico per il neolitico europeo", ha aggiunto.

A proposito di particolari ritrovamenti, sapete che è stata trovata una scultura di 11 mila anni fa che potrebbe essere la più antica di sempre? Inoltre, Pompei non smette di stupire con i suoi entusiasmanti reperti.

Crediti d'immagine: Prof. Dr. Martin Furholt, Istituto di archeologia preistorica e protostorica/Università di Kiel

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