Ritrovati in Siberia i resti di un orso di 22.000 anni fa perfettamente conservati

Ritrovati in Siberia i resti di un orso di 22.000 anni fa perfettamente conservati
INFORMAZIONI SCHEDA
di

E’ stato trovato, in Siberia, il cadavere perfettamente conservato di un imponente orso che ha vissuto tra quelle lande fredde circa 22.000 anni fa.

Ci troviamo nella gelida regione della Siberia, in Russia, e più precisamente sull'isola di Lyakhovsky dove è avvenuta una scoperta molto interessante. E’ stato infatti ritrovato il corpo, tra i ghiacci e perfettamente conservato, di un orso vissuto in quelle lande migliaia di anni fa. Il corpo dell’antico animale è oggetto di indagine dalla North-East Federal University e, come ci dicono gli scienziati che stanno esaminando la carcassa, ciò che colpisce è il perfetto stato di conservazione. L’orso ha quasi intatti tutti gli organi interni e sono presenti persino i tessuti molli del naso.

L’orso che è stato ritrovato appartiene alla specie Ursus Spelaeus e, da una prima analisi, sembra sia vissuto, e abbia vagato per l’Eurasia, in un età compresa tra i 22.000 ed i 39.500 anni fa. Analisi più approfondite sulla reale età del corpo saranno da effettuarsi solo dopo l’analisi con radiocarbonio. Questa specie è ormai estinta e, a farla estinguere, è stato molto probabilmente l’uomo. Questo animale veniva infatti cacciato dai nostri primi antenati che ne mangiavano le carni. Doveva essere una preda alquanto ambita nonostante la sua mole. Poteva infatti raggiungere i 1.000 chilogrammi di peso e rivaleggiare, se non superare per stazza, gli attuali orsi polari o grizzly. Nonostante le dimensioni, però, questo orso aveva una dieta prevalentemente erbivora.

Benché la specie sia ormai estinta, si stima che tra il 0.9 ed il 2.4 percento del genoma dell’orso bruno provenga proprio dall'orso delle caverne. Ritrovamenti come questi, negli ultimi tempi, avvengono con una frequenza sempre crescente e la causa è, purtroppo, ben nota: con l’aumento delle temperature ed il cambiamento climatico, infatti, il ghiaccio in Siberia si sta lentamente sciogliendo rivelando, in questo modo, tutte le carcasse conservate tra i ghiacci. Una piccola e magra consolazione per un problema molto serio.

Credit immagine: North-Eastern Federal University