Sulle rive del Nilo riemerge un antico tempio egizio vecchio di 2200 anni
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A quanto pare, l’Egitto non smette di riservare sorprese e nuovi, affascinanti misteri. Il più delle volte, in ogni angolo del globo, si giunge a rinvenimenti straordinari proprio durante lavori edili e di routine com’è accaduto nella città di Tama, Egitto, lungo le rive del Nilo.
Durante gli scavi per la costruzione di nuovi impianti fognari sono emersi i resti di un antico Tempio di età tolemaica risalente a ben 2200 anni fa.
Gli archeologi giunti in loco hanno rinvenuto diverse pareti perimetrali della struttura, ma ciò che ha sorpreso e affascinato di più gli scopritori sono stati i particolari bassorilievi raffiguranti il dio della fertilità e legato alle inondazioni annuali del Nilo, Hapi.
Come la gran parte delle mitiche civiltà della Terra, anche quella Egiziana è sorta lungo e grazie ad un fiume, il Nilo, e non è affatto strano che gli antichi abitanti di questa terra misteriosa venerassero un dio protettore della fonte primaria del loro sostentamento.
Hapi, in queste incisioni parietali, è rappresentato circondato da animali e con offerte tra le braccia. Non è, però, l’unico protagonista della vicenda. Traducendo i testi rinvenuti in loco è emerso il nome del faraone Tolomeo IV il cui regno non fu particolarmente fortunato per via di varie vicissitudini.
Egli faceva parte della stirpe dei Tolomei (che regnarono dal 305 a.C. al 30 a.C.) di cui Cleopatra fu un celebre membro. Forse per via del suo retaggio greco-macedone, sembra che Tolomeo IV fosse più avvezzo a curarsi dei propri interessi e dell’arte tanto da divenire egli stesso burattino del suo fidato sacerdote, tale Sosibio.
Fu un periodo di forte instabilità, causata anche dall’eterno conflitto con l’Impero seleucide per il controllo dei territori di Celesiria (attuale Libano) e dagli intrighi di Sosibio e dei suoi uomini, tant’è che lo stesso Tolomeo IV, probabilmente, morì per mano loro, così come sua sorella-moglie e, successivamente, suo figlio, Tolomeo V, celebre per aver dato vita all’incommensurabile Stele di Rosetta.
È sempre un’emozione quando la pietra è in grado di rievocare la storia e accrescere la nostra conoscenza su civiltà immortali come quella Egizia. Non ci resta, dunque, che attendere la prossima scoperta per immergerci nuovamente nel passato della Terra e dei suoi abitanti.
FONTE: Live Science
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