La rivelazione di Zatko: "Twitter ha degli agenti governativi cinesi a libro paga"

La rivelazione di Zatko: 'Twitter ha degli agenti governativi cinesi a libro paga'
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Torna alla carica il whistleblower di Twitter Peiter Zatko, l'ex-capo della sicurezza che, nelle scorse ore, ha rilasciato una deposizione di fronte al Senato degli Stati Uniti circa le rivelazioni che egli ha fatto trapelare con interviste e dichiarazioni alla stampa americana.

Di fronte alla Judiciary Committee del Senato di Washington, Zatko ha approfondito alcune delle sue dichiarazioni degli ultimi giorni, specie nell'ottica di possibili pericoli per la sicurezza nazionale americana posti da Twitter e dalla sua gestione di cybersecurity e bot presenti sulla propria piattaforma.

Durante la deposizione, Zatko ha rivelato che Twitter aveva a libro paga un agente governativo cinese, più nello specifico un dipendente dei Ministero della Sicurezza di Stato (MSS) di Pechino. La dichiarazione è stata avvalorata anche dal Senatore Chuck Grassley, che durante una dichiarazione preliminare alla deposizione ha spiegato che "l'FBI ha notificato a Twitter la presenza di almeno un agente cinese nella compagnia".

Zatko stesso, poi, ha sottolineato che anch'egli ha avvertito l'azienda dell'infiltrazione di "uno o più" agenti di Pechino nel suo organico, spiegando che si trattava in generale di "persone che lavoravano per conto di un'altra agenzia di intelligence estera". Il problema sarebbe più grande, comunque, e non limitato alla sola Cina: nelle ultime settimane, infatti, è emerso che anche l'India avrebbe pagato Twitter per assumere alcuni agenti governativi, mentre un impiegato di Twitter si è rivelato una spia al servizio dell'Arabia Saudita proprio pochi giorni prima delle dichiarazioni di Zatko.

Zatko ha aggiunto che, nonostante egli fosse il capo della sicurezza dell'azienda, la presenza di uno o più agenti governativi esteri nell'organico della compagnia gli sarebbe stata notificata con enorme ritardo, solo "una settimana prima di essere sommariamente licenziato". Dopo le dichiarazioni di Zatko, ci si aspetta ora che il colosso dei social risponda al whistleblower: finora, infatti, Twitter non ha mai replicato alle indiscrezioni del suo ex-capo della sicurezza.