Robert Hooke, lo scienziato senza volto che osò sfidare Newton

Robert Hooke, lo scienziato senza volto che osò sfidare Newton
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Robert Hooke è uno degli scienziati più importanti mai esistiti, una figura chiave della rivoluzione scientifica, membro della Royale Society; è stato un fisico, un biologo, un geologo e un architetto inglese. Eppure la sua figura non la ricordiamo come dovremmo, e c'è una ragione precisa.

Robert Hooke nasce a Freshwater il 18 luglio 1635 e fin da bambino mostra i segni di un'intelligenza eccezionale, che si manifesta solitamente con una stupefacente curiosità per il mondo circostante. E così Robert questo mondo lo studia, lo studia, lo studia e diviene il primo scienziato nella storia ad essere stipendiato per il lavoro di sperimentatore. Ma cosa avrà mai scoperto di così importante, da sperimentatore stipendiato?

Come inventore realizzò una pompa pneumetica (grazie a cui nascerà la legge di Boyle), perfezionò il microscopio, costruì sistemi ottici per l'astronomia e vide per primo la grande macchia rossa di Giove. Hooke è inoltre l'inventore del barometro a ruota, dell'anemometro, dell'igrometro e di altri apparecchi utili per la meteorologia. Risale a lui l'idea di usare misure di pressione atmosferica per le previsioni del tempo e quella di usare come zero della scala termometrica la temperatura del ghiaccio che fonde.

Nel 1665, guardando una sottile sezione di sughero, si accorse per primo di numerose rientranse che assomigliavano a piccole celle vuote, che chiamò cellule (dal latino, "cameretta"), un nome che vi sarà familiare. E questo è ancora niente. Hooke fu molto interessato ai fossili. Al tempo erano considerati "scherzi di natura" mentre lui sostenne che si trattavano dei resti di specie estinte e che la loro distribuzione attuale poteva fornire indicazioni sui mutamenti geologici. Un pioniere assoluto nei campi della geologia e della paleontologia (che ci regala sempre nuove scoperte). Fu inoltre il primo ad ipotizzare, sulla base dei cambiamenti climatici (deducibili proprio dalla distribuzione dei fossili), che l'asse terrestre avesse cambiato posizione nel passato.

Tentando poi di identificare il componente essenziale per la combustione e la respirazione, Hooke osservò che la polvere da sparo non esplodeva in assenza di aria. Ne dedusse che la sostanza attiva nella combustione dovesse quindi essere lì, nell'aria. Eliminando poi gli altri costituenti, la localizzò nel salnitro: un passo significativo verso la scoperta dell'ossigeno. Si occupò poi dello studio dell'occhio, capì il ruolo dei polmoni nella circolazione sanguigna, studiò la legge che regola la forza elastica (che oggi si chiama legge di Hooke).

Nel 1670 Hooke propose di spiegare il moto dei pianeti e delle comete con una nuova meccanica basata su tre ipotesi: che tutti i corpi celesti si attraggano tra loro; che i corpi si muovano di moto rettilineo uniforme se non sono deviati da forze; che le forze di attrazione decrescano con la distanza. Vi dice nulla? Newton, nei Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, stabilirà gli stessi principi, con alcuni passaggi ulteriori che collegavano queste leggi alle leggi di Keplero.

Eppure non sappiamo chi sia, non abbiamo una sua immagine. Perchè? Proprio per colpa di Newton.

Hooke fu uno dei fondatori dell'ottica ondulatoria, con lo studio della diffrazione e dell'interferenza. Si deve a Hooke la scoperta di quei fenomeni di interferenza che oggi chiamiamo però "anelli di Newton". Perchè mentre Hooke sosteneva la natura ondulatoria della luce, Newton per tutta la vita fu un fermo sostenitore della teoria corpuscolare: la luce era una particella, non un'onda. Hooke fece l'errore fatale di contraddire Newton in pubblico al termine di una sua lezione: imperdonabile. Newton gli promise di cancellarlo, definitivamente. E così, quando divenne presidente della Royale Society, Newton dette l'ordine di attribuire ad altri scienziati tutte le scoperte e le leggi che aveva formulato Robert Hooke (che nel frattempo era morto, 3 marzo 1703) e ordinò persino di togliere e bruciare tutti i ritratti di Hooke esistenti. Non sappiamo che viso abbia.

Poi è stato riscoperto e la sua figura recentemente rivalutata, ma non è mai stato trovato un suo ritratto; ci ha dato molto ma probabilmente non sapremo mai come era fatto. Per non parlare di chissà quali altre scoperte potrebbe aver fatto, che sono poi state attribuite ad altri. Possiamo certamente affermare, senza timore di essere smentiti, che Newton era una persona molto permalosa.