Il robot umanoide, chiamato Fedor, è arrivato (finalmente) sulla Stazione Spaziale

Il robot umanoide, chiamato Fedor, è arrivato (finalmente) sulla Stazione Spaziale
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Sulla Stazione Spaziale Internazionale è arrivato un nuovo "astronauta", Fedor (Final Experimental Demonstration Object Research). Alto 1,80 metri e con un peso di 160 kg, inizialmente effettuerà semplici movimenti, come collegare dei fili o usare un cacciavite

A bordo della stazione spaziale, Fedor dovrà raccogliere dati e “imparare”, attraverso semplici movimenti, ad aiutare gli astronauti nelle operazioni di routine e nelle pericolosissime passeggiate spaziali.

Partito il 22 agosto da Baikonur, la navicella Soyuz aveva fallito il primo attracco con la stazione spaziale. Tuttavia, riprovandoci, il veicolo spaziale russo è riuscito ad effettuare il collegamento con la struttura orbitante alle 5:08 ore italiane del mattino di martedì 27 agosto.

La nave trasportava attrezzature e componenti scientifici e medici per il sistema di supporto vitale della stazione spaziale, così come cibo, medicine e prodotti per l'igiene personale per i membri dell'equipaggio, ha detto l'agenzia spaziale Roscosmos.

Fedor resterà sull'ISS fino al 7 settembre, e potrà essere utilizzato dagli astronauti per compiere, in tutta sicurezza, le passeggiate spaziali. Il robot potrà essere utilizzato anche sulla Terra inviandolo, ad esempio, in zone ad alto rischio.

Fedor non è il primo robot ad essere inviato nello spazio. Nel 2011, la NASA ha inviato Robonaut 2, un umanoide con l'obiettivo di lavorare in ambienti ad alto rischio. Nel 2013, anche il Giappone inviò un piccolo robot, chiamato Kirobo, in grado di intavolare conversazioni solo in giapponese.

Il robot umanoide, chiamato Fedor, è arrivato (finalmente) sulla Stazione Spaziale