Romano Prodi spiato dallo spyware Pegasus: "Non sono sorpreso, ma vorrei sapere da chi"

Romano Prodi spiato dallo spyware Pegasus: 'Non sono sorpreso, ma vorrei sapere da chi'
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L’inchiesta del Washington Post in merito allo spyware Pegasus utilizzato per spiare giornalisti, attivisti dei diritti umani, politici e cittadini recentemente ha scosso molte persone, ora all’erta per sapere se risultano tra le vittime dei malintenzionati del caso. Tra queste, a quanto pare, c’è anche l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi.

Come riportato anche dal Corriere, non sono ancora certe le circostanze dell’attacco che ha colpito il politico di Scandiano, eppure tra gli esperti si sta facendo largo l’ipotesi per cui esso sia avvenuto nel 2012 in occasione di un viaggio di lavoro in Marocco come inviato speciale dell’ONU. La mancanza di dettagli sull’effettivo colpevole, però, non preoccupa eccessivamente Prodi: “Non sono sorpreso, e neanche preoccupato. Ho ringraziato i giornalisti del Washington Post che mi hanno avvisato, non so perché abbiano cercato di spiarmi. Mi piacerebbe sapere per conto di chi”.

Le indagini hanno comunque già visto la risposta da parte del Governo marocchino, il quale ha poi chiesto alla Corte di Appello di Rabat di aprire un’inchiesta nei confronti di Forbidden Stories, il gruppo no-profit che assieme al Washington Post e altri media internazionali ha avviato la serie di studi in merito alla vicenda Pegasus: il Marocco ha infatti sostenuto che le accuse siano “del tutto false e infondate” e che il loro vero obiettivo sia quello di “ledere gli interessi superiori del regno del Marocco”.

Non mancano denunce anche da altre parti del mondo, per esempio dal giornalista francese Lenaig Bredoux e dal deputato vicino a Macron, Cédric Villani, entrambi presumibilmente vittime di spionaggio effettuato proprio tramite Pegasus.

Intanto, Amnesty International ha reso noto come verificare se il nostro smartphone è infettato dallo spyware Pegasus.