La rotazione di una stella di neutroni è stata fermata da uno strano evento

La rotazione di una stella di neutroni è stata fermata da uno strano evento
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Nell'Ottobre del 2020, gli astronomi hanno osservato i resti di una stella distante 30,000 anni luce dalla Terra cambiare improvvisamente velocità. In un istante cosmico, la sua rotazione si è arrestata quasi del tutto; un fenomeno che era rimasto senza spiegazione fino ad oggi.

Dopo aver recentemente scoperto che il nucleo della Terra si è fermato per poi girare al contrario, ora sappiamo che anche alcune stelle possono rallentare la propria rotazione. Nello specifico stiamo parlando di una magnetar, un raro tipo di stella di neutroni che possiede un impressionante campo magnetico. Grazie a delle attente misurazioni di un gruppo di astrofisici, abbiamo una teoria per spiegare il misterioso fenomeno che ha interessato la magnetar "SGR 1935+2154".

Secondo lo studio degli scienziati, pubblicato su Nature Astronomy, l'improvviso rallentamento potrebbe essere stato causato da una rottura sulla superficie della stella, simile ad un evento vulcanico, che ha emesso un "vento" di particelle massive nello spazio. Le analisi dell'astrofisico Matthew Baring e dei suoi colleghi hanno mostrato come questo particolare vento potrebbe alterare i campi magnetici della stella, generando anche dei segnali radio (captati nei giorni successivi).

"Alcuni avevano speculato che le stelle di neutroni potessero avere gli equivalenti dei nostri vulcani sulla loro superficie," ha affermato Baring. "La nostra ricerca indica che potrebbe essere così e in questo caso la rottura è avvenuta vicino al polo magnetico della stella."

A causa della loro rapida rotazione e del loro enorme campo magnetico, le magnetar sono tra gli oggetti celesti più estremi nell'universo (alcune di queste stelle hanno anche una superficie solida). Di norma, i periodi rotazionali cambiano gradualmente, impiegando migliaia di anni. Gli arresti di rotazione improvvisi - chiamati "glitch" - sono estremamente rari, e finora ne sono stati osservati solamente tre, incluso questo.

[Credit immagine: NASA's Goddard Space Flight Center]