Il rover Curiosity studia da 9 anni lo stesso luogo, ma ha fatto una scoperta assurda

Il rover Curiosity studia da 9 anni lo stesso luogo, ma ha fatto una scoperta assurda
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Pensateci: state esplorando per 9 anni lo stesso luogo, siete convinti di aver scoperto molte caratteristiche importanti della zona, per poi scoprire che, in realtà, quella che state studiando è tutta una "bugia". É questo quello che potrebbe essere successo al rover Curiosity durante tutto il tempo passato intorno al cratere Gale su Marte.

La sabbia presente sul cratere, infatti, potrebbe non far parte dei sedimenti del lago che gli esperti pensavano. Un nuovo studio sulla chimica dei materiali ha affermato che i depositi rocciosi raccolti dal rover Curiosity negli ultimi nove anni sono più probabilmente il risultato di particelle sospese nell'aria che, successivamente, sono state cementate.

Gli addetti ai lavori che hanno condotto la ricerca, pubblicata su Science Advances, sostengono infatti che gli elementi chimici trovati in questi campioni, quelli che sono sopravvissuti per miliardi di anni, non corrispondono a quanto ci si aspetterebbe da un antico ambiente lacustre. Mediante una combinazione di misurazioni chimiche, diffrazione dei raggi X e analisi della trama, il team ha trovato prove di un tipo di erosione che va contro l'ipotesi del grande lago.

Il cratere Gale è stato scelto come sito di atterraggio per Curiosity nel 2012, perché si pensava che ospitasse un grande lago miliardi di anni fa. Da allora, il veicolo spaziale ha trascorso più di 3000 giorni marziani studiando le rocce. Il significato dei campioni raccolti - dopo la nuova scoperta - potrebbe cambiare in modo significativo... e lo stesso vale per la nostra concezione del territorio marziano.