La ruggine ci permetterà di creare energia elettrica infinita e pulita
Se pensiamo alla ruggine solitamente ci viene in mente un materiale del tutto inutile, rovinato, e spesso la associamo (giustamente) a determinate malattie.
Sicuramente non ci verrebbe mai da pensare che la ruggine possa generare elettricità in maniera rapida, economica e con un efficienza che supera persino quella dei pannelli fotovoltaici.
Gli scienziati della Caltech dell’Università del Nerthwestern hanno dimostrato che sottili film di ruggine (ossido di ferro) possono generare elettricità quando l'acqua salata scorre su di essi.
Potenzialmente questo potrebbe essere un nuovo modo per generare energia “pulita” ed in maniera economica, senza depauperare le riserve terrestri.
Solitamente i metalli presenti in soluzioni saline, attraverso complesse reazioni chimiche, possono generare elettricità. Questo tipo di reazioni sono presenti all’interno delle batterie.
Al contrario di ciò che avviene nelle batterie, il fenomeno scoperto dagli scienziati è più semplice e non comporta reazioni chimiche complesse. Esso sfrutta l’energia cinetica (legata al movimento dell’acqua salata) che si muove sulla ruggine per generare elettricità.
Questo fenomeno, noto come effetto elettrocinetico, venne già osservato nei fogli di grafene (materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio), tuttavia è difficile fabbricare fogli di grafene, molto più facile creare fogli di ruggine!
Tuttavia, per creare uno strato di ruggine che fosse uniforme e omogeneo, il team di scienziati ha sfruttato un processo chiamato deposizione fisica a vapore (PVD) che trasforma l’ossido di ferro in vapore fatto poi condensare sula superficie desiderata.
Il processo ha permesso di creare uno strato di ossido di ferro spesso 10 nanometri, ovvero una superficie 10 mila volte più sottile di un capello umano.
Facendo scorrere su questa lamina sottile soluzioni di acqua salata a diverse concentrazioni si sviluppavano decine di millivolt di elettricità.
Lamine sottili con una superficie di 10 metri quadrati potrebbero sviluppare abbastanza energia da rendere elettricamente indipendente una casa americana.
Ma come avviene l’intero processo? Ebbene gli ioni (atomi carichi elettricamente) presenti in acqua attraggono elettroni del ferro che si trovano sotto lo strato di ruggine. L’acqua si muove lungo la lamina e così faranno gli ioni e gli elettroni, generando una corrente elettrica.
Questo processo, nell’immediato, si può sfruttare per trasformare l’energia delle onde in energia elettrica per mezzo di boe sulle quali sono presenti, impilate, lamine di ossido di ferro.
FONTE: Phys.Org
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