Ecco il ruolo che gli schiavi avevano nella società vichinga

Ecco il ruolo che gli schiavi avevano nella società vichinga
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E' indiscusso il fatto che nella piramide sociale vichinga vi fossero, alla base, gli schiavi. La tratta di esseri umani era un pilastro nel mondo norreno, anche se spesso questo elemento viene tralasciato nella loro narrazione. Solo negli ultimi 15 anni si è cercato di approfondire questo argomento, a cui, tuttavia, mancano tanti dettagli.

Il fatto che l'era Vichinga fosse stata caratterizzata da una viva realtà schiavista non è mai stato nascosto, nemmeno nelle cronache risalenti a quell'epoca.

Nell'immaginario europeo, tuttavia, spesso si è avuta l'impressione che le migliaia di persone che venivano portate via dai propri villaggi, dopo essere stati distrutti nelle incursioni vichinghe, non fossero schiavi, ma qualcos'altro. Alcuni pensavano diventassero servi nelle famiglie dei grandi capi tribù, altri prostitute a servizio dell'élite. Non si è mai parlato di schiavitù, anche quando era evidente che lo fosse.

Il professore Neil Price, archeologo e antropologo inglese specializzato nello studio dell'età vichinga, ha spiegato che, soprattutto quando le tribù dei Vichinghi cominciarono ad avere il dominio dei mari nel Nord Europa, gli schiavi erano necessari nella costruzione della famigerate "longships", il termine inglese per descrivere le grandi imbarcazioni vichinghe.

Questi, però, non erano solo forza lavoro. Spesso diventavano anche un bene materiale, che, come tale, poteva essere venduto o scambiato in base agli accordi politici.

E' chiaro, quindi, che una buona parte della politica interna, estera e dell'economia vichinga si basasse su quelle persone che venivano brutalmente strappate dalle loro terre e privati di ogni forma di umanità.

Il punto massimo di questo fenomeno venne raggiunto quando i Vichinghi cominciarono ad espandersi in luoghi al di fuori dal territorio europeo, raggiungendo le coste dell'Islanda (intornio alla seconda metà del IX secolo) e, forse, anche dell'America settentrionale (intorno al X secolo).

Solo quando le tribù iniziarono a convertirsi al cristianesimo e, di conseguenza, decadere, la tratta degli schiavi divenne sempre più rara al punto di non essere citata nemmeno nelle cronache o nei documenti ufficiali.

In conclusione, si può dire che i Vichinghi non ebbero un comportamento tanto diverso nei confronti delle popolazioni conquistate in terre straniere da quello che le grandi potenze del Quattrocento o del Cinquecento, in primis i spagnoli e i portoghesi, ebbero dopo l'ufficiale scoperta dell'America nel 1492.