La ruota: com'è nata una delle invenzioni più rivoluzionarie della civiltà?

La ruota: com'è nata una delle invenzioni più rivoluzionarie della civiltà?
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La ruota può essere considerata come una delle invenzioni più rivoluzionarie della storia e del progresso dell'umanità. Ma vi siete mai chiesti a chi dobbiamo questa scoperta?

Ebbene, secondo gli studiosi, la ruota fu inventata 4500 anni fa nell’antica Mesopotamia “per mano” della civiltà Sumerica, che capì come ridurre l'attrito tra un oggetto e la superficie sottostante, rendendo estremamente più semplice lo spostamento di oggetti e persone.

L’analisi di vari documenti antichi, appartenenti a diverse culture, sembrerebbe indicare che lo sviluppo della ruota sia progredito a fasi logiche. Inizialmente costituite da semplici tronchi d’albero, si sarebbero innovate progressivamente per rispondere alle maggiori esigenze dei popoli, introducendo componenti tecniche quali il: mozzo e i raggi, per consentire migliori prestazione e maggiori implementazioni. Successivamente, per ovviare all’usura derivante dalle rinnovate capacità di rotazione della ruota, venne introdotto l’utilizzo del metallo per la loro creazione, seguito dell’ideazione dei "pneumatici" di legno o di rame per resistere meglio alle intemperie del viaggio.

Con l’avanzare del tempo si capì che più alta era la ruota, meglio mitigava i sobbalzi derivanti dal terreno accidentato e sterrato. Tra i popoli dell’antichità complici di questo sviluppo sono da menzionare i Persiani, che nel 450 a.C. realizzarono la prima carrozza a quattro ruote, nonché i Greci e i Romani che introdussero rispettivamente, ruote di bronzo e innovazioni derivanti dalla costruzione di strade cittadine lastricate.

Dopo queste civiltà la “storia” della ruota è ben documentata, costituendo ormai una parte essenziale della nostra società, probabilmente grazie all’intuizione di un semplice uomo sumero che aveva un semplice problema da risolvere.