I ruscelli montani emettono grandi quantità di anidride carbonica

I ruscelli montani emettono grandi quantità di anidride carbonica
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È interessante come oggi, con il progredire di scienza e tecnologia, si ponga attenzione ad elementi ambientali poco studiati ed al loro ruolo nel sistema ambientale globale.

Questa volta i protagonisti sono i ruscelli montani che, inaspettatamente, sembrano influire in maniera massiccia sul ciclo del carbonio. Lo studio in questione, di Åsa Horgby studente del Stream Biofilm e Ecosystem Research Laboratory (SBER) dell' dell’Ecole polytechnique fédérale de Lausane (EPFL), in collaborazione con un team internazionale, è stato pubblicato in questi giorni su Nature Communications. Il cuore della ricerca è, per l’appunto, l’emissione di anidride carbonica da parte dei ruscelli montani, fino ad oggi bistrattati in favore di studi su corsi d’acqua di pianura.

Seppur rappresentino solo una piccolissima parte della superficie occupata dal reticolo idrografico mondiale, essi emettono circa il 10-30% di emissioni di CO2 da parte delle acque terrestri.
Gli scienziati hanno ideato un metodo più preciso per calcolare la quantità di CO2 proveniente da questi flussi montani partendo dai corsi d’acqua montani del Canton Vallese. Hanno tenuto in conto le proprietà delle acque e, soprattutto, la quantità di carbonio organico presente nei suoli e delle rocce su cui essi scorrono.

Il loro interesse predominante, però, era capire da dove provenisse tutta questa CO2 e, a quanto pare, sono riusciti a farsi delle idee più precise e sembra che l’indiziato principale siano le rocce carbonatiche, le più diffuse sulla superficie del pianeta. Si tratta, infatti, di rocce di natura sedimentaria, composte chimicamente, per la maggiore, da carbonati (carbonato di sodio e carbonato di magnesio) ma, andando ancora più a fondo, da antichi organismi marini decomposti provenienti da epoche a dir poco arcaiche. Perché tutto ciò risulta molto utile?

Perché si lega al cambiamento climatico e comprendere come esso influenzi l’emissione di CO2, in questo caso proveniente dai acque montane, non può far altro che aiutarci a completare il quadro della situazione sul futuro della Terra.