In Russia c'è un primo caso accertato di influenza aviaria umana

In Russia c'è un primo caso accertato di influenza aviaria umana
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In Russia è stato registrato il primo caso accertato di influenza aviaria umana. Sebbene il virus (chiamato AH5N8) sia stato confermato negli esseri umani, non ci sono ancora rapporti che affermino che possa passare da uomo a uomo.

"Non viene trasmesso da persona a persona. Ma solo il tempo dirà quanto presto le future mutazioni consentiranno di far superare [al virus] questa barriera", ha dichiarato la dott.ssa Anna Popova, responsabile della tutela della salute dei consumatori. La scoperta di questo ceppo ora "dà a tutti noi, al mondo intero, il tempo per prepararci a possibili mutazioni e la possibilità di reagire in modo tempestivo e sviluppare sistemi di test e vaccini".

Il virus è stato isolato in sette dipendenti di un'azienda di pollame nel sud della Russia. Attualmente i contagiati stanno bene e hanno solo alcuni sintomi lievi; mentre i casi sono già stati segnalati all'Organizzazione mondiale della sanità. Altre varianti del virus sono stati trasmesse all'uomo in passato, come H5N1, H7N9 e H9N2.

Il ceppo H5N8 è mortale per gli uccelli e i casi avvenuti nell'azienda segnano la prima trasmissione di questa variante dagli animali all'uomo. La maggior parte dei casi di infezioni da influenza aviaria umana sono stati collegati al contatto diretto con pollame infetto vivo o morto, sebbene il cibo cucinato correttamente sia considerato sicuro.

Negli ultimi mesi sono stati segnalati focolai del ceppo in Russia, Europa, Cina, Medio Oriente e Nord Africa, ma solo nel pollame. Nel Regno Unito, inoltre, a novembre sono stati rilevati cinque focolai del ceppo H5N8 nel Gloucestershire, Dorset, Devon, Cheshire e Kent. In questo caso i funzionari hanno dovuto abbattere tutti gli uccelli nelle aree colpite.