Il governo russo chiede a Google di non promuovere "eventi di massa illegali"

Il governo russo chiede a Google di non promuovere 'eventi di massa illegali'
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Il governo Russo ha chiesto ufficialmente a Google di non promuovere “eventi di massa illegali” tramite YouTube dopo che questo sabato i manifestanti erano scesi nelle strade di Mosca per chiedere libere elezioni, come riportato da Reuters.

Il Roscomnadzor (il Servizio Federale per la Supervisione delle Telecomunicazioni), che tiene sotto stretta sorveglianza le comunicazioni, ha posto delle obiezioni sull’utilizzo delle notifiche push di YouTube per promuovere le live streaming da parte dei dimostranti.

Secondo il Roscomnadzor “la Federazione Russa considererà questi atteggiamenti come interferenze negli affari dello stato sovrano, nonché un’influenza negativa che sta ostacolando lo svolgimento di elezioni democratiche”. L’ente non ha ancora specificato se e quali contromisure verranno prese.

Le proteste di sabato hanno visto la partecipazione di decine di migliaia di manifestanti per le strade della capitale russa e in altre città, grazie al coinvolgimento di celebrità e musicisti che hanno invitato tramite social network i propri follower a scendere in piazza e a partecipare alle manifestazioni.

Non è la prima volta che Google viene messo sotto pressione dalle autorità del Cremlino. In precedenza, il motore di ricerca aveva modificato i risultati di alcune ricerche per escludere i siti inseriti nella blacklist del Roscomnadzor. Nel 2018 inoltre YouTube e Instagram avevano eliminato alcuni contenuti relativi ad un oligarca russo considerato vicino a Trump.

Le frizioni tra Stati Uniti e Russia continuano. Google non ha ancora risposto alle richieste del Cremlino.