Salviamo i buchi neri: ecco 4 concetti sbagliati sui "mostri" cosmici da riconsiderare

Salviamo i buchi neri: ecco 4 concetti sbagliati sui 'mostri' cosmici da riconsiderare
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Mostri terribili, insaziabili cuori di tenebra in cerca di cibo e materia da distruggere o da "spaghettificare"... i buchi neri sono davvero oggetti celesti incompresi e oggi vogliamo ricordare almeno 4 fatti sul loro conto che non sono propriamente veri.

I "black hole" sono indubbiamente oggetti di difficile analisi per via della loro sfuggevole natura, ma è chiaro che alcune cose su di loro son state travisate (per lo più dall'immaginario fantascientifico). Ecco i punti più importante che è sempre tener a mente se anche voi voleste far parte del partito "Salviamo i Buchi Neri":

I buchi neri "mangiano" o necessitano di "cibo" per sopravvivere?
I mostri cosmici in questione non hanno alcuna necessità di cibarsi e distruggere stelle o pianeti per rimanere in vita. Molti studi hanno dimostrato che i buchi neri (compresi quelli supermassicci) possono vivere per miliardi di anni senza infastidire nessuno del proprio vicinato, e ciò dimostra che non hanno alcun bisogno di assorbire materia per proseguite la loro esistenza. Insomma, non soffriranno mai la fame.

I buchi neri sono sia minuscoli, sia giganteschi.
Solitamente ci è difficile immaginare le distanze e le grandezze del cosmo, e questo a causa della nostra mente che proprio non ce la fa a computare simili numeri. Spesso però immaginiamo i buchi neri come qualcosa di enorme e terribile, e in parte è vero, ma solo per quanto riguarda quelli che noi chiamiamo "supermassicci". I buchi neri di massa stellare invece - con una massa simile al nostro Sole - possono essere incredibilmente minuscoli. Basti pensare che nel 2019 gli astronomi hanno scoperto un buco nero che si pensa sia largo appena 19 chilometri.

Ci sono pianeti intorno ai buchi neri? Possono sostenere la vita?
La gravità di un buco nero è incredibilmente forte ma non è diversa da qualsiasi altro tipo di gravità. L'interazione gravitazionale dovuta ad un buco nero di 10 volte la massa del Sole è esattamente la stessa di quella di una stella di 10 masse solari. Per i protopianeti non fa alcuna differenza su chi stanno orbitando. Grazie a degli studi recenti sull'argomento, è stato possibile per gli scienziati affermare che i "blanet" (black hole planets) esistono, e che possono anche essere idonei a sostenere la vita. Ovviamente, il tutto deve avvenire alle giuste distanze e si devono presentare le giuste (e rarissime) condizioni.

Un buco nero morirà? "Yes, but actually no".
Sappiamo che i cuori di tenebra di cui stiamo parlando hanno una vita lunghissima, e che fin ad ora non è mai stata osservata la fantomatica "morte di un buco nero". Questo ha lasciato sospettare a molti che i buchi neri siano oggetti immortali ma, grazie alla teoria del geniale Stephen Hawking, sappiano che potrebbe non essere così. I buchi neri emettono continuamente una radiazion chiamata "Radiazione Hawking", e che - detta in soldoni - va pian piano a ridurre l'energia e la massa del buco nero. Grazie a questa emissione irrefrenabile prima o poi il buco nero morirà, "evaporando" in una spettacolare esplosione di raggi gamma. Il problema è che questo procedimento è talmente lento che richiederebbe qualcosa come 1 x 10100 anni per verificarsi. Come raffronto considerate che il nostro Universo per ora ha 13.9 x 109 anni (circa 14 miliardi di anni insomma), quindi non ci sarà praticamente nessuno testimone per la morte di un buco nero.

Sebbene quanto detto poc'anzi sia incontrovertibile, è possibile che per noi umani ci sia una speranza: qualora venissero osservati dei "buchi neri primordiali", cioè dei buchi neri incredibilmente piccoli creatisi agli albori dell'universo, è possibile che vengano osservati già alla fine della loro vita, ad una passo dalla morte. Ma per ora, nessuna testimonianza certa è ancora stata prodotta.

Diritti di immagine: Jeffrey B. Garrison