Samsung chiarisce in via definitiva la questione delle foto della Luna

Samsung chiarisce in via definitiva la questione delle foto della Luna
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Abbiamo già trattato in modo approfondito su queste pagine la questione che riguarda Samsung Galaxy S23 Ultra e le foto della Luna, ma è giunta l'ora di tornare sull'argomento per via di un aggiornamento ufficiale. Infatti, nonostante il popolare brand avesse già rilasciato informazioni ufficiali in passato, ora ha voluto ribadire il tutto.

A tal proposito, mediante un comunicato stampa pubblicato nella giornata del 15 marzo 2023 anche sul portale ufficiale di Samsung, l'azienda è scesa ulteriormente nel dettaglio di tutto ciò che avviene una volta che l'utente scatta una foto della Luna mantenendo la funzionalità IA Scene Optimizer attiva (se non si vuole sfruttare in alcun modo l'intelligenza artificiale, chiaramente basta disattivare quest'ultima).

Lo ribadiamo subito: no, non c'è nessun overlay. L'immagine non viene sostituita. Ciò che avviene è invece, come potete vedere anche mediante l'infografica presente in calce alla notizia, un "riconoscimento" dell'elemento e un "naturale miglioramento dei dettagli" per quel che riguarda il risultato finale ottenuto anche grazie IA.

Di mezzo c'è innanzitutto Super Resolution, ovvero la cattura di 10 scatti della Luna con zoom 25x o superiore. Un'immagine ottenuta in questo modo, però, avrà bisogno quantomeno dell'eliminazione del rumore, nonché del miglioramento di altri dettagli. Al netto di una composizione multi-frame, dunque, per ottenere un risultato ottimale in un contesto reale è bene affidarsi anche all'IA.

Qui entra in gioco Scene Optimizer, funzionalità basata sul deep learning. In parole povere, c'è un'IA addestrata su varie foto legate a contesti di Luna piena e Luna crescente visibili direttamente dalla Terra. Questo modello è dunque in grado di riconoscere la Luna, anche se questo non può avvenire in alcuni contesti, quali ad esempio quelli in cui il satellite naturale della Terra è oscurato dalle nuvole.

Il riconoscimento della Luna serve anche per bilanciare al meglio la luminosità, così da mostrare quest'ultima in modo più chiaro in base al contesto in cui si sta scattando. C'è inoltre chiaramente una messa a fuoco automatica: mediante Zoom Lock, Samsung cerca di ridurre al minimo la sfocatura dovuta, ad esempio, a un movimento della mano. Sì, questo avviene nei contesti in cui non si fa uso di un treppiede.

Una volta che l'utente preme il pulsante di scatto con Scene Optimizer attiva, vengono insomma scattate più foto alla Luna, che verranno poi "raggruppate" in un'unica immagine dal rumore ridotto. Terminata dunque l'elaborazione multi-frame, entrerà in gioco l'IA per cercare di ridurre ulteriormente il rumore e migliorare i dettagli. Il tutto, ovviamente, in modo realistico e basato su immagini di riferimento legate a una vista dalla Terra. Si tratta insomma di un banale "miglioramento", considerando anche che, al netto delle fasi lunari, tutti vediamo la Luna allo stesso modo.

Insomma, Samsung ha voluto scendere ancora più nel dettaglio della questione, sfruttando un comunicato stampa in inglese per raggiungere un pubblico più ampio. Al termine della comunicazione, tra l'altro, si legge che "Samsung continua a migliorare Scene Optimizer per ridurre qualsiasi potenziale confusione che potrebbe verificarsi tra l'operazione di scattare una foto della Luna reale e un'immagine della Luna".

Per il resto, riportiamo anche il commento ufficiale già diffuso precedentemente da Samsung: "Samsung si impegna a offrire le migliori esperienze fotografiche in qualsiasi condizione. Quando un utente scatta una foto della Luna, la tecnologia di ottimizzazione della scena basata sull'AI riconosce la Luna come oggetto principale e scatta più fotogrammi per la composizione di più frame, dopodiché l'AI migliora i dettagli della qualità dell'immagine e dei colori. Non applica alcuna sovrapposizione di immagini alla foto. Gli utenti possono disattivare l'ottimizzazione della scena basata sull'IA, che disabilita il miglioramento automatico dei dettagli della foto scattata dall'utente". Insomma, la risposta del brand sembra mettere fine una volta per tutte alle "polemiche", dopo che queste ultime si erano già per certi versi "smorzate" con l'intervento di alcuni esperti.

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