Samsung Galaxy S23: nuovi dettagli sul chip Exynos 2300, surclasserà l'Exynos 2200

Samsung Galaxy S23: nuovi dettagli sul chip Exynos 2300, surclasserà l'Exynos 2200
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La scorsa settimana abbiamo scoperto che Samsung Galaxy S23 avrà un chip Exynos 2300 di nuova generazione. Oggi, invece, arrivano diverse interessanti novità sulle specifiche del chip Exynos 2300, che sembra rappresentare un deciso passo avanti rispetto al predecessore.

Che Samsung stia puntando sui chip Exynos già lo sappiamo, visto che il colosso coreano avrebbe piani per sostituire i SoC di MediaTek e Qualcomm con dei chipset proprietari nel giro di qualche anno sia sugli smartphone top di gamma che sui device di fascia medio-bassa delle serie M ed A. Quello che invece non sapevamo è che, dopo il passo falso dell'Exynos 2200, Samsung intenda invertire la rotta con il suo successore.

Secondo il noto tipster Roland Quandt, che ha pubblicato le sue ultime indiscrezioni su Twitter, il codename dell'Exynos 2300 sarà Quadra, mentre il suo numero di modello dovrebbe essere S5E9935. Lo scorso anno, l'Exynos 2200 aveva codename Pamir. In termini tecnici, il processore dovrebbe utilizzare il nodo produttivo a 3 nm GAA delle Samsung Foundries, contro l'architettura a 4 nm del predecessore e dello Snapdragon 8 Gen1 di Qualcomm.

Inoltre, dovremmo anche vedere un aggiornamento dei Core ARM della CPU e una GPU Xclipse basata su un chip Radeon di AMD di ultima generazione. Date queste specifiche, che per il momento sono ancora piuttosto fumose, possiamo aspettarci un miglioramento sostanziale nel passaggio dall'Exynos 2200 al successore, ammesso che il nodo da 3 nm di Samsung funzioni a dovere.

A inizio maggio, infatti, era emerso che l'azienda avrebbe iniziato la produzione di chip a 3 nm entro fine 2022, dunque in tempo per il lancio dei Galaxy S23, presumibilmente programmato per febbraio 2023. Tuttavia, al momento il nodo a 3 nm del produttore coreano sembra avere ancora dei piccoli problemi produttivi, che stanno imponendo all'azienda di Suwon di scartare notevoli percentuali dei propri chip più recenti.