Samsung non venderà più chip a Huawei: le sanzioni americane sono troppo stringenti

Samsung non venderà più chip a Huawei: le sanzioni americane sono troppo stringenti
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In seguito agli ultimi provvedimenti varati dall’amministrazione Trump nei confronti di Huawei e altre aziende cinesi, stando a quanto riportato da diversi media sudcoreani Samsung e SK Hynix hanno ufficializzato che a partire dal 15 settembre non venderanno più componenti al colosso di Shenzhen.

La decisione è stata presa in quanto le sanzioni nei confronti di Huawei sin da agosto starebbero mettendo sotto pressione anche le altre compagnie “vicine di casa”, comprese Samsung e SK Hynix. Anche il fornitore taiwanese TSMC smetterà di produrre semiconduttori per conto di Huawei, ma soltanto dopo aver consegnato gli ultimi consistenti ordini dell’azienda di Shenzhen. Stando all’istituto di ricerca DRAMXchange, la mole di acquisti di Huawei in questo periodo avrebbe portato profitti record ai fornitori di chip.

È già noto che il colosso cinese ha fermato ufficialmente la produzione di processori Kirin high-end, i quali vedremo per l’ultima volta nella gamma di smartphone Mate 40. Intanto però sono continuati i lavori su altri prodotti come il nuovo sistema operativo Hongmeng OS (o Harmony OS), che secondo il CEO di Consumer BG Huawei Yu Chengdong sarebbe già vicino al livello di Android. Insomma, Huawei non intende cedere così facilmente come sperano negli Stati Uniti, anzi intende lottare fino all’ultimo per mantenere una fetta importante del mercato smartphone e non solo.

Per farlo, la compagnia cinese avrebbe già deciso di investire in Russia e abbandonare gradualmente gli USA, concentrandosi sul mercato europeo e su quello asiatico.