Samsung, la produzione di chip in Texas è stata ripristinata quasi del tutto

Samsung, la produzione di chip in Texas è stata ripristinata quasi del tutto
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Facendo seguito alla notizia del black out presso uno degli stabilimenti statunitensi di Samsung, alcuni analisti hanno presagito un aumento nei prezzi delle memorie NAND Flash nel corso del Q1 2021.

Fortunatamente, nella mattinata di oggi 30 marzo, Samsung Electronics ha annunciato la ripresa della produzione nell'impianto di produzione di semiconduttori di Austin, in Texas, messo in ginocchio dalla tempesta invernale che si è scatenata proprio nei pressi della Samsung Boulevard.

Sebbene la compagnia non abbia ancora fornito delle stime circa la ripresa della piena operatività dello stabilimento, la seppur parziale riattivazione degli impianti ci permette di tirare un sospiro di sollievo.

In una situazione di mercato sempre più impantanata, caratterizzata da uno shortage globale causato dalla mancanza di materie prime nelle fonderie, difficoltà logistiche dovute alla pandemia e dall'increscioso problema dello scalping, la perdita di un singolo stabilimento di produzione di uno dei principali attori potrebbe portare a danni incalcolabili per la tenuta dell'intero settore.

Di recente, Asus ha ammesso lo stato di difficoltà nella fornitura di chip, motivo per cui molti brand, fra cui MSI, hanno dovuto apportare delle modifiche al rialzo sui prezzi di listino dei propri prodotti.

A proposito dello shortage di semiconduttori, abbiamo provato a riassumere i principali motivi di questa situazione in uno speciale dedicato all'argomento.