Samsung: al via il processo d'appello per l'ex presidente

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E’ cominciato oggi il processo d’appello per il caso di corruzione che vede imputato l’ex presidente, ed erede designato, di Samsung Jae-yong Lee.

Il quarantanovenne è stato condannato per corruzione all’inizio del mese di agosto a cinque anni di carcere, con l’accusa di aver pagato delle tangenti all’amico Park Geun-hye per ottenere una posizione di vantaggio sul mercato attraverso 43 miliardi di Won.

Il pubblico ministero mira ad un inasprimento della pena, dopo che durante la prima udienza aveva chiesto una condanna a 12 anni, ma da parte dei legali di Samsung sono sempre arrivate smentite e lo stesso Lee ha dichiarato di non aver mai pagato alcuna tangente.

La difesa ha infatti sempre sostenuto che non vi è alcun legame diretto tra Park e Lee, mentre un terzo interessato, Choi, era un civile che non aveva alcuna autorità sulle decisioni del governo.

Jay-yong è stato a capo di Samsung dal 2014, quando suo padre fu costretto ad abbandonare il proprio ruolo dopo un infarto.