Sapete che in Italia c'è un fico capovolto che pende dal tetto di un'antica rovina?

Sapete che in Italia c'è un fico capovolto che pende dal tetto di un'antica rovina?
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Non tutti di voi lo sanno, ma a Napoli i visitatori delle rovine del complesso Archeologico di Baia (frazione di Bacoli, nell'area dei Campi Flegrei) possono osservare una vera e propria stranezza della botanica: un fico al contrario. Penserete che l'arbusto sia scomodo in questa posizione? Assolutamente no... e lui non lo sa e cresce lo stesso.

L'antica citta di Baia un tempo era la dimora di grandi imperatori come Augusto, Cesare e Nerone (ma a proposito, era davvero così cattivo?). Un po' come molte zone del luogo di origine di Pulcinella, questa è un'area vulcanica attiva. Nel corso di diversi secoli, infatti, le ondulazioni della crosta terrestre nella regione hanno innescato attività idrotermali e sismiche che hanno visto gran parte della città scivolare sotto la costa.

Tornando all'albero, il vegetale era normale fino al 1940 e cresceva verso l'alto. Durante gli scavi archeologici per portare alla luce i resti antichi, però, gli archeologi hanno distrutto la pianta. Un seme, tuttavia, è rimasto incastrato all'interno del soffitto delle terme di Mercurio e il tempo (e la resilienza) ha plasmato l'arbusto verso il basso.

Il vegetale appartiene alla specie Ficus carica. Si tratta di una pianta spontanea in grado di resistere anche a lunghi periodi di siccità - grazie alle sue radici profonde - che le permettono di svilupparsi e arrampicarsi perfino tra le pietre. In questo caso la natura ha utilizzato tutte le sue carte in tavola per dar vita a questa meraviglia.

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