Sapete che uno scienziato nel 1940 ha realizzato la "lana vegana"? Ecco com'era

Sapete che uno scienziato nel 1940 ha realizzato la 'lana vegana'? Ecco com'era
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La lana è sicuramente un materiale per abbigliamento molto usato, soprattutto in inverno, ma sapete che uno scienziato nel 1940 ha realizzato della "lana vegana"? Anticipando una tendenza dei giorni d'oggi. Molti infatti si chiedono se sia etico utilizzare questo materiale nei vestiti e nei tessuti... e la PETA ha persino lanciato una sfida.

Quest'ultima (acronimo di The People for the Ethical Treatment of Animals) ha offerto 1 milione di dollari a chiunque trovi un sostituto vegano alla lana che sia visivamente e funzionalmente simile (o addirittura migliore) della lana di pecora. Il premio va di diritto al fisico tessile William Astbury, che ha sperimentato un materiale simile negli anni '40.

Lo scienziato venne discusso molto sui giornali perché indossava una giacca fatta con lana vegana creata dalle arachidi. Astbury, insieme ai suoi collaboratori Albert Chibnall e Kenneth Bailey, depositarono dei brevetti per svelare la precisa forma 3D delle proteine ​​presenti nei semi, come quelli dell'arachide. Il loro metodo permise poi di creare una materia prima economica e abbondante per l'industria tessile.

Così la società Imperial Chemical Industries acquistò i brevetti e costruì un impianto di produzione in Scozia per produrre una nuova fibra tessile dalle arachidi, che chiamarono Ardil, e decisero di regalare ad Astbury un soprabito con questo materiale. La carenza di lana delle seconda guerra mondiale spinse la società a sponsorizzare il loro nuovo prodotto, ma purtroppo questi sforzi fallirono.

Sebbene l'Ardil non abbia avuto successo, la ricerca di Astbury ha gettato le basi per future innovazioni nella biologia molecolare e nella scienza dei materiali. Oggi però questa "lana vegana" potrebbe essere un ottimo sostituto a quella animale, come una dieta senza carne.