Sapevate che la pittura degli artisti veniva conservata nelle vesciche di maiale?

Sapevate che la pittura degli artisti veniva conservata nelle vesciche di maiale?
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Nel 1841, un ritrattista americano poco conosciuto che vive a Londra inventò un piccolo aiuto per artisti che avrebbe avuto un impatto significativo sull'arte. Conoscete il movimento culturale dell’Impressionismo? Bene, i pionieri di quest’ultimo sono autori del calibro di Monet, Renoir e Degas, ma, forse questo già lo sapete.

Non sapete, però, che quegli artisti devono molto a quel ritrattista americano poco conosciuto. Stiamo parlando di John Goffe Rand, creatore del “tubo di vernice pieghevole”: uno stratagemma conveniente per conservare la vernice.

Prima del 1841, l'artista preparava la pittura acquistando del pigmento macinato da un commerciante e mescolandolo con olio. I colori venivano quindi tipicamente conservati nelle vesciche dei maiali, che l'artista avrebbe poi perforato per spremere la quantità necessaria. Questo metodo di conservazione era tutt'altro che ideale, poiché le vesciche tendevano a scoppiare facilmente, erano permeabili e una volta perforate potevano essere risigillate solo con un kit di riparazione delle forature.

Il tubetto di vernice, realizzato con stagno inerte per non reagire con la vernice, si è rivelato davvero conveniente; più artisti hanno lasciato i loro studi per lavorare più vicino ai loro soggetti. Questo cambiamento di ambientazione ha permesso agli autori di catturare le sfumature del loro paesaggio in condizioni di luce e tempo diverse, tipico dell’arte impressionista.

L'invenzione permise inoltre ai commercianti di distribuire prontamente la varietà di nuovi colori allora disponibili (grazie al progresso della chimica all'inizio del 1800), migliorando notevolmente la tavolozza impressionista. L'invenzione apparentemente insignificante di Rand è stata fondamentale per aiutare gli impressionisti a eseguire i loro dipinti con maggiore precisione. Il figlio di Renoir cita suo padre dicendo:

Le vernici in tubi, essendo facili da trasportare, ci hanno permesso di lavorare dalla natura, e solo dalla natura. Senza colori in tubi non ci sarebbero Renoir, Cézanne, Monet, Pissarro e Impressionismo”.