Saponi biologici, innovativi e più sicuri: ecco come

Saponi biologici, innovativi e più sicuri: ecco come
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Un gruppo di ricerca internazionale ha pubblicato, sulla rivista Chemical Science, i risultati ottenuti studiando particolari combinazioni di molecole per creare nuovi saponi dai biosurfattanti.

I tensioattivi sono spesso sintetizzati dal petrolio e sono il principale ingrediente nella maggior parte dei detergenti, saponi e shampoo. I biosurfattanti, prodotti dai batteri, sono più sicuri e potrebbero tranquillamente sostituire i tensioattivi sintetici.

Le molecole di ramnolipidi sono alcuni dei tensioattivi più sicuri conosciuti attualmente e sono anche particolarmente indicati, grazie alla loro biodegradabilità, minima tossicità e possibilità di essere prodotti dai rifiuti industriali. Hanno però un grande problema, quello di essere prodotti utilizzando lo Pseudomonas aeruginosa, un batterio patogeno dannoso per l'uomo (ne abbiamo parlato anche in questa news).

Per evitare il problema i ricercatori hanno identificato molecole che assomigliano ai ramnolipidi nella Pantoea ananatis, un batterio non patogeno, in modo tale da sintetizzare chimicamente gli ananatosidi in modo tale da aumentare la possibilità che potessero essere prodotte molecole su scala più ampia rispetto all'utilizzo dei batteri.

La nuova formula si presenta in due forme diverse, una struttura dell'ananatoside A descritta come chiusa ed una aperta classificata come B. La prima forma, che si cinge su se stessa come un anello, utilizza un processo chiamato lattonizzazione, ottenuto con i ramnolipidi per creare nuove molecole.

Il team ha dimostrato come questa forma lattonizzata abbia un grande impatto sull'azione biologica delle molecole, riducendo al minimo le proprietà tensioattive dei ramnolipidi rendendoli tossici. L'obiettivo futuro dei ricercatori sarà quello di caratterizzare ulteriori nuovi biosurfattanti e rendere le molecole più stabili.

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