Schede video, incredibile: costano troppo poco, i negozi non le vogliono più vendere

Schede video, incredibile: costano troppo poco, i negozi non le vogliono più vendere
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Molti videogiocatori su PC potrebbero essere contenti del fatto che il prezzo delle schede video stia scendendo molto rapidamente. In realtà, però, un repentino deprezzamento della GPU comporta anche una serie di conseguenze negative per i gamer: oggi, per esempio, scopriamo che i produttori starebbero faticando a vendere le proprie schede.

Ci spieghiamo meglio: ovviamente non stiamo parlando delle vendite dirette al consumatore o al dettaglio, ma delle vendite in blocco ai rivenditori autorizzati, come i grandi negozi fisici e online di elettronica. Stando ad un report di MyDrivers, infatti, gli AIB come MSI, Asus, Gigabyte e altri starebbero faticando a vendere il proprio stock di schede video ai retailer, i quali temono che, con l'uscita delle nuove GPU NVIDIA e AMD dietro l'angolo, si ritroverebbero ad avere un invenduto di enormi dimensioni in magazzino.

Ovviamente quello dell'invenduto è un rischio sempre presente per rivenditori e negozianti, ma in questo caso essi si coniuga alla riduzione dei margini di guadagno sulle vendite a causa della rapida contrazione del prezzo delle GPU. Questi due fattori, sommati tra loro, hanno spinto molti retailer a smettere semplicemente di comprare nuove schede, attendendo probabilmente la nuova generazione di GPU e sperando, intanto, di svuotare i propri magazzini con ciò che resta dell'hardware current-gen.

Il problema, che già da qualche settimana riguarda le schede di NVIDIA, sembra essersi ora esteso anche alle GPU di AMD, che per via del loro prezzo più ridotto erano state meno soggette alle fluttuazioni degli scorsi mesi. Poiché nelle ultime settimane i prezzi delle schede di fascia media di AMD sono scesi del 20% circa, molti rivenditori hanno deciso di smettere di venderle, causando un potenziale danno a moltissimi videogiocatori, che ora dovranno aspettare l'uscita delle Radeon RX di serie 7000, programmata per settembre, per comprare una nuova scheda video.

Oltre al danno per i videogiocatori, però ci sono anche le perdite economiche degli AIB: non poter piazzare le proprie schede video sul mercato, infatti, significa anche non poter guadagnare dalla loro vendita e, insieme, dover gestire dei magazzini colmi di invenduto. In altre parole, un doppio danno per i produttori di GPU, che così potrebbero decidere di ridurre i propri volumi produttivi per la prossima generazione, facendo così innalzare i prezzi delle GPU agendo sul lato dell'offerta.