Gli scienziati si preparano a cercare i resti della vita su Marte

Gli scienziati si preparano a cercare i resti della vita su Marte
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Sulla Terra, la stragrande maggioranza di fossili non appartengono ai dinosauri, bensì ai microrganismi. Queste microscopiche forme di vita sono impossibili da osservare ad occhio nudo, ma con gli strumenti giusti, anche dell'arida roccia marziana potrebbe rivelarsi una miniera d'oro per la ricerca della vita.

Con il rover Mars 2020, gli scienziati potranno scovare su Marte queste tracce di vita passata, ammesso e concesso che la vita sul Pianeta Rosso sia davvero esistita.

La maggior parte di questi fossili, almeno sulla Terra, si trovano nelle rocce sedimentarie, Marte dal canto suo, è costituita invece da rocce magmatiche, il materiale che ricopre la maggior parte dei fondali marini. Sul nostro pianeta è ben più difficile cercare la vita in questo particolare tipo di materiale, ma su Marte invece, queste rocce si trovano in superficie.

Quando questi organismi presenti in queste rocce muoiono, i loro resti vengono conservati per milioni di anni. Marte potrebbe aver avuto un ambiente favorevole alla vita in passato, e questo sembra essere il miglior modo per trovare questi indizi.

Il rover Mars 2020 cercherà queste tracce di vita, ed avrà la capacità di trovare la maggior parte delle firme di questi micro-fossili, grazie ad un catalogo creato dagli scienziati (questo catalogo è molto scarno, a causa delle poche ricerche effettuate dai ricercatori).

Il rover potrà comunque scansionare le rocce per cercare particolari isotopi presenti nelle forme di vita, come l'ossigeno e il carbonio, oppure cercare particolari firme chimiche lasciate dai microbi deceduti (molti microbi apportano modifiche chimiche alle rocce che abitano, e questo cambiamento può durare a lungo anche dopo la loro morte).

La NASA ha intenzione di lanciare il rover nell'estate del 2020, e dovrebbe atterrare sul Pianeta Rosso intorno a Febbraio 2021.