Gli scienziati sono riusciti ad invertire il temuto "orologio biologico" nei topi

Gli scienziati sono riusciti ad invertire il temuto 'orologio biologico' nei topi
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Uno studio dell’Università del Queensland ha scoperto un nuovo trattamento non invasivo che potrebbe mantenere o ripristinare la qualità e il numero degli ovuli femminili, alleviando un grande ostacolo alla gravidanza per le donne più anziane.

Un team di ricercatori guidato dal professor Hayden Homer ha scoperto che la perdita nella qualità ovacitaria causata dall’invecchiamento è dovuta ai livelli più bassi di una particolare molecola necessaria per la produzione di energia nelle cellule.

Ci siamo chiesti se il processo di invecchiamento riproduttivo potesse essere invertito da una dose orale di un composto precursore usato dalle cellule stesse per creare questa molecola” ha affermato il professore Homer. La molecola in questione è nota come Nicotinammide adenina dinucleotide (NAD) e il precursore Nicotinammide mononucleotide (NMN).

E’ stato visto come la fertilità nei topi inizi già a declinare dopo un anno a causa della scarsa qualità degli ovociti, e questi cambiamenti sono simili a quelli osservati nelle donne. Trattandoli con basse dosi di NMD per quattro settimane, gli scienziati hanno ripristinato in modo evidente la qualità ovacitaria e aumentato le nascite.

Questo tipo di problema è crescente nella società moderna in cui le donne molto spesso vanno incontro a una gravidanza più avanti con l'età, e molte di loro devono ricorrere alla fecondazione in vitro dopo i 40 anni e c'è chi si spinge addirittura oltre i 70. Questa però non migliora la qualità degli ovuli, e l’unica alternativa per le donne resta l’utilizzo di ovociti donati da ragazze più giovani.

I risultati della ricerca suggeriscono che esiste una nuova possibilità per ripristinare la funzione riproduttiva femminile tramite la somministrazione orale di agenti che potenziano il NAD. Tuttavia, è importante sottolineare che i potenziali benefici devono ancora essere testati sull’essere umano tramite opportuni studi clinici.

Per gli uomini, invece, lo sapevate che gli andrologi hanno smentito che lo smartphone sia un rischio per la vostra fertilità?