Scienziati studiano le "bolle" del campo magnetico terrestre grazie a un mostro giapponese

Scienziati studiano le 'bolle' del campo magnetico terrestre grazie a un mostro giapponese
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Secondo un nuovo studio, le aurore e l'attività satellitare potrebbero essere influenzate da "bolle" di plasma vicino ai confini della magnetosfera terrestre. Il Sole emette continuamente quello che è noto come "vento solare", una brezza stellare che può viaggiare attraverso lo spazio a circa 400 chilometri al secondo.

Una volta raggiunto il nostro pianeta, il vento solare colpisce la magnetosfera. Sulla parte esterna, le particelle cariche del vento solare generalmente scivolano via; ma nella parte interna della magnetosfera, viene provocata una turbolenza. Questa turbolenza crea effetti complessi, inclusi molti tipi diversi di "onde".

Per questo studio, i fisici della Rice University hanno sviluppato un nuovo metodo per studiare i disturbi o le oscillazioni che si verificano nel plasma alla base della magnetosfera. In che modo? Attraverso un algoritmo capace di eseguire simulazioni su queste oscillazioni o "increspature". L'algoritmo si chiama Gamera, come il nome del famoso mostro giapponese. Le increspature si muovono come una corda di chitarra pizzicata che ritorna rapidamente in equilibrio, afferma Frank Toffoletto, fisico del plasma spaziale della Rice University e autore principale del nuovo studio.

Queste onde a bassa frequenza non sono state studiate molto ma "sembrano essere associate a interruzioni dinamiche della magnetosfera" che causano fenomeni come le aurore o eventi meno allettanti, come l'interruzioni di comunicazione con i satelliti e delle reti elettriche Terra. Ovviamente, ci sono ancora molti studi da fare, ma le prime ricerche hanno dato ottimi risultati.

Scienziati studiano le 'bolle' del campo magnetico terrestre grazie a un mostro giapponese