Scienziato di Meta "smonta" ChatGPT: "non è né innovativo, né rivoluzionario"

Scienziato di Meta 'smonta' ChatGPT: 'non è né innovativo, né rivoluzionario'
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Mentre si parla del possibile lancio di una versione Pro di ChatGPT, e mentre il chatbot continua a registrare riscontri positivi, arriva una voce fuori dal coro che minimizza l’IA di OpenAI.

Yann LeCun, capo scienziato del team di Meta che si occupa d’intelligenza artificiale, in un meeting con la stampa tenuto su Zoom, ha affermato che “ChatGPT non è particolarmente innovativo”.

Poco dopo, LeCun ha rincarato la dose ed ha affermato senza mezzi termini che ChatGPT “non è niente di rivoluzionario, anche se dal pubblico viene percepito così. È ben messo insieme e ben fatto”.

Secondo lo scienziato tali sistemi d’intelligenza artificiale basati sui dati sono stati sviluppati in passato da molte aziende in passato, e l’idea che OpenAI sia l’unica in questo settore “è imprecisa in quanto non ha fatto alcun progresso rispetto ad altri laboratori”.

Nell’intervento si parla anche degli sforzi di Google per contrastare ChatGPT: “non si tratta solo di Google e Meta, ma ci sono una mezza dozzina di startup che sostanzialmente hanno una tecnologia molto simile a ChatGPT”.

LeCun ha anche notato che il programma su cui si basa Chatgpt, GPT-3 di OpenAI, è composto da sistemi già presenti da molti anni e sviluppati da altre società, il cui lavoro risale a decenni fa.