
La scoperta epocale dalla RAS: possibili segni di vita su Venere!
Come un fulmine a ciel sereno la conferenza della Royal Astronomical Society (così come vi avevamo anticipato) si è dimostrata portatrice di incredibili scoperte: stando a quanto affermato dai ricercatori, Venere mostrerebbe firme biologiche nella sua atmosfera!
Il team di ricerca composto da membri dell'Università di Manchester, del Massachusetts Institute of Technology e dell'Università di Cardiff, ha adoperato il radiointerferometro Atacama Large Millimeter Array (ALMA) del Cile e il telescopio James Clerk Maxwell delle Hawaii per portare a termine la sua scoperta.
Stando a quanto affermato nella conferenza si apprende che la scoperta è stata piuttosto inattesa: nelle nubi di Venere son state rinvenute tracce consistenti di "fosfina" un composto piuttosto raro qui sulla Terra, ma correlato profondamente al ciclo vitale di organismi anaerobici (cioè che non necessitano di ossigeno). Sembra un'assurdità che su Venere possa esistere una zona "ideale" alla vita, ma già da tempo era noto che tra i 40 e i 60km di altezza, nelle nubi venusiane, vi fosse una sorta di "zona temperata" compatibile con la proliferazione di vita microscopica.
Il professor Greaves ha dichiarato : “Questo è stato un esperimento fatto per pura curiosità, davvero - sfruttando la potente tecnologia di JCMT e pensando a sviluppi e strumenti futuri. Pensavo che saremmo stati in grado di escludere scenari estremi, come ad esempio nuvole piene di organismi. Quando abbiamo avuto i primi accenni di fosfina nello spettro di Venere, è stato uno shock!"
Un altro membro del team, la dott.ssa Anita Richards , dell'ALMA Regional Centre del Regno Unito e dell'Università di Manchester , aggiunge: “Con nostro grande sollievo, le condizioni erano buone ad ALMA per le osservazioni di follow-up mentre Venere era posizionato ad un angolo adatto all'osservazione dalla Terra. Elaborare i dati è stato complicato, poiché ALMA di solito non cerca soggetti molto sottili in oggetti molto luminosi come Venere. "
Gli studiosi sono piuttosto sicuri della certezza dei dati. Potrebbero esistere altre possibili firme biologiche nel Sistema Solare, come il metano su Marte e l'acqua che fuoriesce dalle lune ghiacciate Europa ed Encelado. Su Venere, è stato suggerito che le strisce scure in cui viene assorbita la luce ultravioletta potrebbero provenire da colonie di microbi. La sonda spaziale Akatsuki , lanciata dall'agenzia spaziale giapponese JAXA, sta attualmente mappando queste strisce scure per capire di più su questo "assorbitore di ultravioletti sconosciuto".
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