Scoperte 4 nuove specie di squali che "camminano" sui fondali marini

Scoperte 4 nuove specie di squali che 'camminano' sui fondali marini
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Sono state trovate cinque nuove specie di animali marini capaci che, con le loro pinne, sono in grado di muoversi sui fondali marini come se... vi stessero tranquillamente camminando sopra!

L’evoluzione, si sa, provvede a dare alle specie moltissimi abilità particolari e alcune di queste possono sembrarci strane o decisamente fuori dal comune. Ed è questo il caso di alcuni pesci che sembrano camminare sui fondali marini ma pare che esistano molte più specie del previsto con questa particolare abilità. Questi pesci che “camminano”, in verità, si muovono sui fondali marini utilizzando le pinne di cui sono provvisti sul loro ventre. Queste pinne permettono loro di spostarsi efficacemente sul fondale e funzionano come le nostre gambe. Ed è così che la Schmidt Ocean Institute, utilizzando un drone comandato da remoto e chiamato RV Falkon, mentre era impegnata ad osservare e studiare la grande barriera corallina, si è imbattuta in una specie di pesce camminatore che non era mai stata osservata in Australia.

Questa specie, chiamata Rhinopias agriloba, è invece comune nelle Hawaii. E’ un pesce appartenente al gruppo denominato “scorpione” che annovera alcune specie estremamente velenose ed è la prima volta che viene osservato così lontano dal suo ambiente naturale nel Pacifico. Spostiamoci leggermente verso il Nord dell’Australia, verso le acque oceaniche della Nuova Guinea, dove la Marine and Freshwater Research ha incontrato, lungo il suo percorso di ricerca, 4 nuove specie di squali, questa volta, camminatori. Questi animali si sono adattati per andare a caccia di crostacei e molluschi quando la marea è bassa e, quindi, la capacità di sapersi muoversi sui fondali con poca acqua è fondamentale se vogliono accaparrarsi qualche succulento banchetto.

Questi squali sono molto lunghi e si spostano sui fondali rocciosi utilizzando due paia, questa volta, di pinne che usano per spingere il corpo lungo gli appigli che gli forniscono gli scogli, appunto. Proprio a causa di queste loro abitudini alimentari questi squali si sono anche adattati per sopravvivere a concentrazioni di ossigeno relativamente basse che si possono sviluppare durante la bassa marea.