Scoperti nei pipistrelli nuovi virus simili all'AIDS molto pericolosi per i koala

Scoperti nei pipistrelli nuovi virus simili all'AIDS molto pericolosi per i koala
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Un nuovo studio condotto dal Burnet Institute e dagli scienziati dell'Organizzazione per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth (CSIRO) rivela che i pipistrelli sono dei contenitori per una famiglia di virus mortali che causano una malattia simile all'AIDS nei koala.

La ricerca rivela che pipistrelli australiani e asiatici sono portatori di gammaretrovirus multipli strettamente correlati al koala retrovirus (presenti in molti esemplari di questa specie), noto come KoRV. Deprimendo il sistema immunitario in modo simile all'HIV nell'uomo, il KoRV rende l'animale suscettibile a tumori e infezioni tra cui la clamidia e si stima che infetti la maggior parte dei koala australiani.

La presenza di virus infettivi simili al KoRV nei pipistrelli solleva preoccupazioni per altri animali australiani che potrebbero diventare infetti. "Ciò potrebbe spiegare in primo luogo in che modo i virus simili al KoRV siano arrivati ​​in Australia dal Sud-Est asiatico, e sottolinea il ruolo dei pipistrelli come serbatoi di virus davvero importanti che possono essere trasmessi ad altre specie animali", afferma il dottor Joshua Hayward, del Burnet Research Officer.

"La nostra nazione sta cercando di conservare popolazioni di koala decimate dagli incendi, ma come possono essere protette dai virus? L'esistenza e la diffusione di KoRV e altre minacce infettive è qualcosa che probabilmente riguarderà gli scienziati esperti della conservazione." I pipistrelli trasmettono virus attraverso i loro escrementi e fluidi corporei, mettendo a rischio gli animali che condividono il loro habitat, incluso il koala. Queste creature sono i responsabili di virus arrivati agli umani, come Ebola, Hendra e, molto probabilmente, l'ultimo Coronavirus.

"Quanto più ci addentriamo negli habitat dei pipistrelli, tanto maggiore è la possibilità che si diffondano virus da pipistrelli ad animali e umani, quindi l'identificazione e la caratterizzazione di quali virus potrebbero essere là fuori è davvero importante", afferma infine l'autore dello studio Gilda Tachedjian.