Scoperti resti fossili di squalo all'interno del sistema di grotte più esteso al mondo

Scoperti resti fossili di squalo all'interno del sistema di grotte più esteso al mondo
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E’ stato scoperto un grosso teschio di squalo risalente a tantissimi milioni di anni fa all'interno del più esteso sistema di caverne al mondo.

La scoperta è avvenuta nello stato del Kentucky e, per la precisione, all'interno del Parco Nazionale delle Grotte del Mammoth. Questo parco sotterraneo è formato da un complesso sistema di grotte, forse il più ampio al mondo visto che si estende per circa 643 chilometri. All'interno di queste caverne, incastonato in una parete rocciosa, è stato scoperto il teschio di una specie di squalo ormai estinto. Nonostante queste caverne siano ricche di reperti fossili di squali, ciò che rende importante questa scoperta è che molte parti del cranio dello squalo sono rimaste conservate nella roccia. Queste creature hanno un sistema osseo che difficilmente si conserva e si fossilizza perché le loro ossa sono formate da cartilagine.

Discorso ben diverso per quanto riguarda i loro denti che, essendo fatti di fosfato di calcio, si conservano molto meglio e in maggiore quantità. Infatti queste caverne sono, tra le altre cose, estremamente ricche di denti di squalo. In questo caso, ciò che i paleontologi del Maryland-National Capital Park and Planning Commission hanno trovato, oltre ad una grande quantità di denti, sono state una mascella inferiore ed una cartilagine che doveva andare a formare una parte della calotta cranica. Fortunatamente a preservare le delicate cartilagini del cranio dell’animale, come ci dicono gli esperti, ci ha pensato la grotta stessa che, trovandosi sottoterra, ha protetto le ossa dall'erosione degli agenti atmosferici.

Secondo le prime ricostruzioni questo animale doveva essere enorme, con una lunghezza che oscillava tra i 3,4 – 4 metri. Questo enorme squalo, che gli esperti affermano appartenesse alla specie Saivodus striatus, è vissuto all'incirca 330 milioni di anni fa. Ovviamente all'epoca quella zona non si trovava nell'entroterra bensì doveva essere un mare profondo, luogo ideale per la vita di questi enormi carnivori.