Scoperto un modo per limitare la crescita e diffusione di un particolare tumore

Scoperto un modo per limitare la crescita e diffusione di un particolare tumore
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Alla UCLA School of Dentistry i ricercatori hanno scoperto che esiste una molecola in grado di far bypassare le difese naturali del corpo alle cellule staminali tumorali, ovvero il processo che causa la crescita e la diffusione dei tumori a cellule squamose della testa e del collo.

Lo studio è stato effettuato sui topi di laboratorio e ha dimostrato che riuscendo ad inibire la molecola chiave del procedimento, è possibile appunto annullare la progressione e diffusione del cancro. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Cell Stem Cell" e potrebbero rappresentare una svolta nel trattamento di questo tipo di cancro.

Le cellule staminali tumorali sono considerate il tessuto canceroso "originale", ovvero coloro che danno il via alla creazione di tutte le altre cellule tumorali. Durante la crescita del tumore e delle metastasi, dunque durante le prime fasi dello sviluppo della malattia, queste cellule mostrano un'incredibile capacità di sopravvivenza e di elusione al rilevamento del sistema immunitario.

Quando quest'ultimo funziona nel modo corretto, le cellule T (ovvero una tipologia di globuli bianchi specializzati nell'individuare cellule infettate, chiamati anche linfociti T) riescono a identificare le cellule cancerogene.

Alcune di queste però è noto che riescano a superare il "check-in" grazie alle proteine sulla loro superfice, queste inibiscono la capacità dei linfociti T di rilevare le cellule tumorali.

Vengono allora somministrati farmaci immunoterapici che riescono a disattivare i recettori delle molecole sulla superficie della cellula tumorale e permettono ai linfociti di procedere con il loro normale lavoro. Questo approccio si è dimostrato utile nel rallentamento dello sviluppo di melanomi e del cancro ai polmoni; ma per i tumori a cellule squamose della testa e del collo sembra non essere sufficiente.

Durante la ricerca sono stati testati diversi farmaci immunoterapici e gli esperti hanno scoperto che probabilmente la proteina che ricopre le cellule tumorali di questo particolare tipo di cancro è la CD276; questa si trova maggiormente lungo gli strati esterni del tumore.

I ricercatori hanno dunque somministrato anticorpi anti-CD276 per scoprire se era possibile disinnescare il meccanismo e, dopo circa un mese, hanno visto diminuire sensibilmente il numero di lesioni cancerose e cellule staminali tumorali! Non è l'unica arma che ha l'umanità contro il cancro, ma è certamente una scoperta rilevante.

"Questi risultati suggeriscono che concentrando la nostra attenzione sul gene CD276 e sul processo di risposta immunitaria" ha detto il dottor Paul Krebsbach della UCLA School of Dentistry e coautore dello studio "è possibile sviluppare promettenti approcci terapeutici preventivi al tumore del cancro al collo e alla testa."