Questo scorpione primordiale ci racconta la transizione da ambiente marino a terrestre

Questo scorpione primordiale ci racconta la transizione da ambiente marino a terrestre
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Un gruppo di scienziati ha scoperto un antico fossile di scorpione che potrebbe rivelarsi un tassello importante per comprendere come sia avvenuto il passaggio tra specie marina e terrestre.

Il passaggio dall’ambiente marino a quello terrestre è stato cruciale per l’evoluzione della vita sulla Terra. Le prime specie animali hanno, così, potuto colonizzare ed espandersi anche sulla terra ferma, non più costrette solamente negli ambienti acquatici. Una recente scoperta potrebbe aggiungere un tassello alla conoscenza di questo passaggio decisivo e cruciale. E’ stato, infatti, scoperto un antico fossile di scorpione negli anni ’80, negli Stati Uniti, per l’esattezza nel Wisconsis. Tuttavia gli scienziati, all’inizio, erano ignari della loro scoperta ed hanno accantonato il reperto che è rimasto non studiato per circa una trentina di anni fino a quando, cioè, i ricercatori della Ohio State e della Otterbein University non ci hanno finalmente messo le mani sopra.

Il fossile di scorpione (chiamato Parioscorpio venator) è stato così analizzato e studiato e gli scienziati sono potuti risalire alla datazione del fossile, ovvero un’età compresa tra i 436,5 ed i 437,5 milioni di anni fa, e alle sue dimensioni di circa 2,5 centimetri. Ma ciò che ha sorpreso di più gli esperti sono stati l’apparato respiratorio e quello circolatorio di questo antico scorpione. Secondo lo studio, questi due importanti apparati presentano similitudini sia con quelli degli scorpioni moderni, sia con alcuni artropodi marini come, per esempio, i granchi.

Una via di mezzo, quindi, tra l’ambiente marino e quello terrestre. La zona dove il fossile è stato trovato, nell’epoca in cui l’animale era vivo, era ricoperta da un mare caldo e poco profondo. Secondo quanto ci dicono gli scienziati, questo arcaico scorpione non era completamente indipendente dall’ambiente acquatico ma aveva a sua disposizione tutto ciò che gli serviva per poter effettuare la transizione dall’ambiente marino a quello acquatico.