Le scorte di schede video aumentano, ma i prezzi restano alti: perché?
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Dopo che i prezzi e le disponibilità delle schede grafiche sono migliorati nel mese di gennaio in tutto il mondo, pare che il mercato delle GPU abbia ripreso a stagnare nei primi giorni di febbraio, con una disponibilità maggiore di schede grafiche, accompagnata però anche dal mancato abbassamento dei loro prezzi.
Al momento, infatti, diverse GPU AMD RX 6000 e NVIDIA RTX 30 sono disponibili negli Stati Uniti ed in Europa (nello specifico in Francia, Germania e Portogallo) presso i punti vendita fisici e digitali di diversi retailer e catene specializzate. Tuttavia, i prezzi non sembrano essere cambiati di conseguenza, poiché non si sono abbassati nemmeno al netto del miglioramento delle scorte.
I grandi retailer europei e americani, come Newegg, hanno a listino centinaia di pezzi di molte GPU piuttosto recenti, che a volte rimangono disponibili per ore o per giorni, senza alcuna immediata minaccia di sotto-produzione o di futura riduzione delle scorte, che anzi sono tornate al di sopra dei livelli pre-pandemia.
Tuttavia, i prezzi sono ancora alti per due motivi, ovvero il recente calo del mercato crypto e la pandemia da Covid-19. In particolare, la situazione attuale delle criptovalute, dopo lo sgonfiamento dei prezzi di gennaio 2021, rende poco vantaggioso il mining, poiché secondo Tom's Hardware un investimento nel mining viene ripagato in 500 giorni, troppi perché tale investimento possa considerarsi vantaggioso, vista anche la volatilità del mercato.
Tuttavia, proprio per via di questa enorme volatilità, la domanda di GPU potrebbe tornare presto a crescere, qualora il mining dovesse farsi più vantaggioso, il che potrebbe spingere i rivenditori a non abbassare i prezzi delle schede video. Un discorso simile vale per la pandemia da Covid-19: nonostante le catene produttive si siano riprese dalla crisi dei semiconduttori causata dal Coronavirus, infatti, non possiamo certo dire di essere fuori dal tunnel.
In particolare, di recente l'aumento della produzione delle GPU si è combinato con l'analogo aumento dei prezzi dei wafer per le schede grafiche, che potrebbe anche colpire le prossime schede di AMD e NVIDIA, che verranno entrambe messe in vendita entro fine 2022. Tuttavia, mentre i rivenditori accumulano scorte di componenti invendute, i prezzi potrebbero piano piano sgonfiarsi, tornando a valori più accettabili.
FONTE: Tom's Hardware
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