SCRT, la criptovaluta vola: merito degli NFT di Pulp Fiction o della causa di Miramax?
di
Alberto Lala
A novembre 2021, Quentin Tarantino ha annunciato gli NFT di Pulp Fiction, una collezione unica ed esclusiva di segreti su alcune iconiche scene di uno dei lungometraggi più amati del regista americano.
A distanza di poco più di 48 ore dal termine del conto alla rovescia sul sito ufficiale e mentre il mercato delle criptovalute vive un momento di profonda flessione, con Bitcoin sotto i 40mila dollari, assistiamo a una forte crescita per Secret Network e il suo token di riferimento, SCRT, che negli ultimi giorni ha quasi raddoppiato il suo valore toccando vette sino ai 9 dollari e una capitalizzazione di oltre un miliardo.
I due eventi, secondo alcune fonti, sarebbero collegati fra loro, ma ci sarebbe anche un terzo protagonista. Infatti, secondo quanto riportato da Cryptobriefing, al centro di tutto ci sarebbe anche la diatriba legale tra Tarantino e la stessa Miramax, che detiene i diritti d'utilizzo della pellicola. Il distributore sostiene che Tarantino avrebbe accettato di cedere "tutti i diritti (inclusi i copyright e il marchio registrato) del film". Allo stesso modo, però, Secret Network avrebbe preso le parti del regista, affermando che Tarantino possiede "diritti esclusivi per la pubblicazione della sua sceneggiatura di Pulp Fiction" e che la stessa farebbe parte della sua collezione privata.
A rafforzare la posizione di Tarantino e di Secret Network ci sarebbe un dettaglio non di poco conto. I termini dell'asta, infatti, specificano che i futuri proprietari degli NFT non potranno esercitare alcun diritto commerciale sulla sceneggiatura, in quanto detenuti dallo stesso regista, e ogni NFT potrà essere utilizzato solo per "uso personale e non commerciale". Allo stato attuale, con il conto alla rovescia che procede inesorabilmente, l'avvocato di Tarantino, Bryan J. Freedman, ha inviato una lettera formale a Miramax chiedendo di bloccare ogni "tentativo di interferire e sopprimere la vendita degli NFT", probabilmente in seguito alla lettera ricevuta dal CEO di SCRT da parte della stessa Miramax.
Secondo le leggi sul copyright negli Stati Uniti, scrive Freedman, Tarantino avrebbe conservato i diritti di pubblicazione della sceneggiatura, senza considerare che gli NFT che verranno messi all'asta serviranno agli acquirenti per avere accesso proprio a parti della sceneggiatura e non a filmati tratti dalla pellicola di cui Miramax detiene i diritti.
FONTE: cryptobriefing
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