Secondo un esperto le leggi della robotica di Asimov sono obsolete: ne servono altre

Secondo un esperto le leggi della robotica di Asimov sono obsolete: ne servono altre
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Tutti gli appassionati conosceranno Isaac Asimov, autore di numerosi romanzi, racconti di fantascienza e di volumi di divulgazione scientifica. Bene, i più sapranno che le famose leggi della robotica furono enunciate proprio dal famosissimo scrittore. Tuttavia, seconda uno scienziato, è tempo di aggiornarle.

Sono passati già 80 anni e Frank Pasquale, esperto di legge sull'intelligenza artificiale e professore della Brooklyn Law School, sostiene in un nuovo libro che dovremmo averne di nuove. Ecco quali sono le tre leggi della robotica di Asimov:

  1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno;
  2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge;
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge;

Pasquale ha quindi delineato nuove leggi della robotica, progettate per tenere conto dei modi in cui interagiamo effettivamente con i robot nel 2020. L'obiettivo è proteggere l'umanità dai robot e dall'intelligenza artificiale in modi più realistici di quanto previsto da Asimov. Ecco le aggiunte dello scienziato:

  1. Le tecnologie digitali dovrebbero - in ambito lavorativo - "integrare i professionisti, non sostituirli";
  2. Intelligenze artificiali e sistemi robotici "non dovrebbero fingere umanità";
  3. I sistemi robotici e di intelligenza artificiale devono essere costretti a "indicare l'identità dei loro creatori, controllori e proprietari";

In particolare, queste leggi sono dirette soprattutto a chi sviluppa o implementa l'intelligenza artificiale, poiché sono coloro che hanno il potere di assumere e licenziare effettivamente lavoratori umani. "Per me, il ruolo appropriato di molti di questi campi tecnologici è integrare e supportare i professionisti, non sostituirli", afferma infine Pasquale.

L'intelligenza artificiale, infatti, sta facendo passi da gigante e possiamo vederli sempre più spesso in molti ambiti: dal giornalismo fino alla ristorazione, nel ruolo di chef e camerieri.