Secondo il presidente turco Erdogan, Uber avrebbe ormai i giorni contati

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A quanto pare Uber dovrà rinunciare a far correre i propri taxi in Turchia. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan, durante una cena organizzata in occasione del Ramadam, ha dichiarato infatti che il business del popolare servizio di trasporto privato di passeggeri ha ormai i giorni contati: che sia in arrivo un ban?

Il motivo di questa dichiarazione sta nel fatto che la licenza che permette ad Uber di operare nel paese ha dei costi veramente irrisori se confrontati con quelli sostenuti dai normali tassisti: si parla infatti di una cifra vicina ai 760 dollari americani per la compagnia statunitense, contro i 360.000 necessari ad ottenere il permesso di guidare un taxi. Stando ad Erdogan, non è possibile offrire un'alternativa in questo settore ad un costo così basso.

Al momento Uber risulta ancora operativo in Turchia, anche se lo stato attuale delle cose potrebbe cambiare dato che è prevista un'udienza per il caso, fissata per la giornata di oggi. Stando ad alcuni organi di stampa, un ban totale del servizio è parecchio improbabile, ma nulla è ancora stato confermato.

I tempi sembrano non essere ancora maturi per il servizio di taxi low-cost, dato che ha già scatenato parecchie proteste e raccolto molti dissensi in diverse parti del mondo.

Secondo il presidente turco Erdogan, Uber avrebbe ormai i giorni contati