Secondo un professore di Harvard i resti di civiltà aliene potrebbero salvare gli umani

Secondo un professore di Harvard i resti di civiltà aliene potrebbero salvare gli umani
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Avi Loeb, un fisico teorico che lavora nell'ambito dell'astrofisica e la cosmologia, nonché professore di scienze all'Università di Harvard, pensa che gli esseri umani, oltre a essere a caccia di segni di vita, dovrebbero essere interessati anche ai resti di queste ipotetiche civiltà.

Durante una recente presentazione al summit The Humans to Mars, l'astrofisico ha affermato che la scoperta di una civiltà aliena ormai estinta potrebbe servirci come un monito per l'intera umanità.

"L'idea è che possiamo imparare qualcosa nel processo" ha affermato durante il suo intervento. "Potremmo imparare a comportarci meglio l'uno con l'altro, a non iniziare una guerra nucleare, o a monitorare il nostro pianeta e fare in modo che sia abitabile per tutto il tempo che possiamo renderlo abitabile".

Loeb ha rinominato questo processo come "archeologia spaziale", ovvero la ricerca di civiltà aliene ormai estinte. Esistono diversi modi per scoprire questi antichi resti (e si presuppone pure tecnologici), come ad esempio superfici planetarie bruciate, atmosfere che contengono tracce di una passata guerra nucleare, o attrezzature tecnologiche defunte.

Una possibile spiegazione, ha poi infine affermato il fisico teorico, è che queste civiltà (quindi civiltà come la nostra) potrebbero avere una breve durata. "Pensano a breve termine e producono ferite autoinflitte che alla fine li uccidono".

Loeb sostiene quindi che uno dei modi per non far estinguere la razza umana è quello di prendere come esempio la fine di ipotetiche civiltà aliene, qualora ce ne fossero. Questo è sicuramente un modo interessante per evitare lo sterminio della razza umana, tuttavia, qualora non trovassimo alcun punto di riferimento, dovremmo affidarci solamente alle nostre forze, magari usando il buonsenso.