Secondo uno studio, i video online che non partono in meno di 2 secondi fanno scappare gli utenti

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A causa del declino dei ricavi dovuti alle forme tradizionali di pubblicità on-line, il video sta emergendo sempre più come un elemento fondamentale per molte aziende del settore dei media. Esso offre opportunità per lunghi contratti e tariffe costose per gli ad, ma procura, allo stesso tempo, anche dei problemi dal punto di vista del funzionamento su un sito o un blog. Un nuovo studio indica che le connessioni internet sempre più veloci hanno reso gli spettatori molto impazienti rispetto al passato e gli utenti abbandonano la visione di un video se non viene caricato entro due secondi. Ogni secondo in più, aumenta di circa il 6 per cento la probabilità di uscita dalla pagina web o di passaggio ad altri contenuti. La ricerca, effettuata da un professore di scienze informatiche all'UMass Amherst, si basa sullo studio di dati provenienti dall'attività di 6.7 milioni di visitatori e 23 milioni di visualizzazioni.

I risultati offrono nuovi strumenti per integrare quella che è definita "regola dei quattro secondi", ossia la quantità di tempo che le persone aspettano per il download di una pagina web. Inoltre, a quanto emerge dallo studio, sembra che migliore sia la connessione, più velocemente l'utente abbandona l'intenzione di vedere un video che tarda a caricarsi. Lo studio, a quanto pare, non contiene delle sorprese, visto che tutti sappiamo quanto frustrante sia aspettare durante il caricamento di un video, ma allo stesso tempo, fornisce l'evidenza empirica utile alle aziende per capire come effettuare gli investimenti per la propria architettura informatica per sostenere le piattaforme video.