Secondo l'US Copyright Office l'IA non può avere il diritto d'autore

Secondo l'US Copyright Office l'IA non può avere il diritto d'autore
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La scorsa settimana un gruppo dell'US Copyright Office degli Stati Uniti si è riunito per discutere di un argomento molto particolare e che sarà sicuramente molto discusso in futuro: consentire il diritto di copyright a un'intelligenza artificiale.

La sentenza del 2019 era contro Steven Thaler, che ha cercato di proteggere un'immagine da copyright per conto di un algoritmo che ha soprannominato Creativity Machine. Il consiglio ha affermato che l'immagine creata dall'intelligenza artificiale non includeva un elemento di "paternità umana" - uno standard necessario per il copyright.

L'opera - che troverete in calce alla notizia - si chiama "A Recent Entrance to Paradise" ed è stata creata da un algoritmo che rielabora le immagini per creare una narrativa di fantasia sull'aldilà. La decisione del consiglio definisce "il nesso tra la mente umana e l'espressione creativa" un elemento vitale del diritto d'autore. Come osserva, la legge sul copyright non delinea direttamente le regole per i non umani (a proposito, ecco la decisione shock di uno studio).

Ciò non significa necessariamente che qualsiasi arte creata dall'intelligenza artificiale non sia idonea. Perché paradossalmente se Thaler avesse composto parte dell'opera attraverso l'IA il risultato finale sarebbe stato forse differente. Tuttavia, un altro tribunale potrebbe anche giungere a una conclusione alternativa sul lavoro dell'artista; la questione è infatti molto bordeline.

Il Copyright Office ha comunque ribadito l'importanza dell'azione umana nelle opere prodotte da macchine. Sicuramente in futuro questa decisione cambierà, soprattutto man mano che l'intelligenza artificiale diventerà più avanzata.

Secondo l'US Copyright Office l'IA non può avere il diritto d'autore