I selfie hanno ucciso più persone degli squali, lo svela uno studio

I selfie hanno ucciso più persone degli squali, lo svela uno studio
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Qualche mese fa abbiamo riportato il dato relativo ai morti da selfie pericolosi, che è aumentato progressivamente di anno in anno. A gettare benzina sul fuoco ci pensa una ricerca secondo cui il numero di vittime da selfie sarebbe cinque volte superiore a quelle provocate dagli squali nello stesso periodo.

In India la situazione è diventata estremamente difficile da controllare, al punto che il Governo centrale del paese ha istituto delle vere e proprie zone in cui è vietato scattare selfie, sedici delle quali nella sola città di Mumbai.

Proprio l'India è il paese in cui è stato registrato il numero più alto di morti, 159, seguito da Russia (16 morti), Stati Uniti (14) e Pakistan.

In Russia le persone sono cadute da ponti e grattacieli, e la Polizia ha pubblicato una guida per scattare selfie non pericolosi. Negli Stati Uniti invece la causa principale di morte da selfie è da imputare alle cadute dal Grand Canyon.

Un altro aspetto da non sottovalutare è quello dei selfie macabri. Nel 2014 una donna brasiliana ha scatenato molte polemiche online per essersi scattata una fotografia davanti alla bara del candidato presidente Eduardo Campos al suo funerale, ma sono in aumento anche i selfie in luoghi sacri o dove si onorano vittime, come il campo di sterminio nazista di Auschwitz, in Polonia. Il personale del museo, che ogni anno viene visitato da 2,1 milioni di persone, in passato non ha esitato a contattare gli autori di selfie inadeguati.