Servono più alberi in città per salvare vite durante l'estate: come cambierebbe Roma?

Servono più alberi in città per salvare vite durante l'estate: come cambierebbe Roma?
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Sappiamo già che piantare alberi non basterà per ridurre la CO2 e il suo aumento nel corso dei prossimi anni, ma resta un atto estremamente importante per migliorare la nostra vita sul breve e medio termine, sperando nel lungo termine. Un nuovo studio ha infatti dimostrato che rendere le città più verdi è cruciale.

La ricerca pubblicità a fine gennaio 2023 su The Lancet parla chiaro: le alte temperature ambientali sono associate a molti effetti sulla salute, inclusa la mortalità prematura. La combinazione del riscaldamento globale dovuto ai cambiamenti climatici e l'espansione delle città a livello globale significa che è prevista l'intensificazione delle isole di calore urbane (UHI), accompagnata da effetti negativi sulla salute della popolazione.

Lo studio ha dunque stimato i casi di decessi prematuri legati all’assenza di aree verdi nelle città nel 2015 in 93 città europee, effettuando una valutazione quantitativa dell'impatto sulla salute per l'estate di quell’anno. Dopodiché, hanno stimato le riduzioni di temperatura che deriverebbero dall'aumento della copertura degli alberi al 30% per ogni città e stimato il numero di decessi che potrebbero essere potenzialmente prevenuti di conseguenza.

Il risultato è che, di tutte le morti premature misurate e collegabili alle UHI, circa 2644 potrebbero essere prevenute aumentando la copertura degli alberi urbani al 30%. Naturalmente queste restano stime, ma invitano le stesse città a raddoppiare la quantità di alberi per le loro strade, oltre che preservare quelli già presenti.

Volete un caso italiano? Prendendo in considerazione Roma, la ricerca stima che bisognerebbe triplicare la densità degli alberi tra le strade della capitale per evitare oltre 200 morti durante l’estate: “La vulnerabilità al caldo varia da città a città in base a diversi fattori. Comprendere i benefici di politiche come l’aumento della copertura arborea può aiutare a informare le azioni per ridurre i rischi e prevenire le morti evitabili, soprattutto con i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale”, spiega Antonio Gasparrini, professore di biostatistica ed epidemiologia presso la London School of Hygiene & Tropical Medicine (Lshtm).

Purtroppo, però, piantare nuovi alberi non sembra nei piani di diversi Paesi. Anzi, se guardiamo al Sudamerica è evidente che l’Amazzonia si sta degradando troppo velocemente a causa di incendi e deforestazione.