Sfatato il mistero intorno al busto di "Flora": non venne creato da Leonardo da Vinci

Sfatato il mistero intorno al busto di 'Flora': non venne creato da Leonardo da Vinci
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Quella che si credeva fosse una scultura creata da Leonardo da Vinci, si è rivelata, alla fine, per quello che si pensava fin dall'inizio: un'opera del XIX secolo. Il busto di "Flora" è sempre stato al centro di dibattiti accademici, vista la perseveranza del noto storico d'arte Wilhelm von Bode di attribuire quell'opera al genio del XV-XVI secolo.

La scultura, dopotutto, era stata "strappata" da un museo di Londra per poche sterline e gli intellettuali tedeschi del 1910, capitanati dal Kaiser Friedrich Museum (l'attuale Bode-Museum) e il direttore generale delle Raccolte d'Arte del Museo di Berlino (Bode per lo appunto) erano ben felici di credere che fossero riusciti ad ottenere con furbizia un'opera del Da Vinci.

Tuttavia, il periodico britannico "The Times" pubblicò già allora un articolo che andava a sostenere la falsità delle dichiarazioni tedesche. Gli inglesi ritenevano che quello sguardo alla Gioconda ritratto sull'opera altro non fosse che un omaggio di un artista minore dell'epoca, un certo Richard Cockle Lucas.

Fu il figlio di Lucas che cercò di dimostrare il lavoro del padre, portando avanti delle evidenze che sono state riprese in analisi anche nell'ultimo studio pubblicato su Scientific Reports. Il giovane spiegò di aver aiutato Lucas nel suo lavoro, modellando alcuni strati di cera procurata da vecchie candele. Inoltre, dimostrò che i due avessero inserito anche diversi oggetti all'interno del busto, tra cui una lettera del 1840.

Tutte le prove portate dal figlio di Lucas si rivelarono veritiere, ma Bode continuò a sostenere la sua teoria: il busto era stato creato da Leonardo da Vinci in persona.

Molti altri esperti provarono ad avanzare le loro teorie, vista la mancanza di tecnologie che potessero dimostrare con assoluta certezza la verità. C'era chi sosteneva fosse un falso; altri che fosse stato creato sempre del XVI secolo, ma da un altro scultore. In sostanza, non si arrivò mai ad una vera e propria risposta definitiva, facendo nascere il cosiddetto "Mistero del busto di Flora", su cui sono stati scritti ben 730 studi fino ad oggi.

Quello più recente è stato condotto da un team guidato da Ina Reiche (studiosa presso l'Istituto di Ricerca chimica a Parigi), Lucile Beck ed Ingrid Caffy - due esperte sulla datazione col metodo del carbonio-14.

Le tre ricercatrici hanno condotto delle analisi chimiche approfondite sulla cera che costituisce il busto, rivelando un'alta presenza di spermaceti - una sostanza che si trova allo stato liquido nella testa del capodoglio e che si solidifica, diventando simil-cera, nel momento in cui questo muore.

Quest'informazione, di per sé, avrebbe dovuto dimostrare dal principio che la scultura in questione non fosse del XVI secolo, perché questo tipo di prodotto era usato raramente dagli artisti di quell'epoca. Al contrario, dopo lo scoppio della Prima Rivoluzione Industriale (1760-1840), la caccia alle balene divenne sempre più attiva e, di conseguenza, la vendita anche di prodotti derivati da esse.

Tuttavia, le scienziate hanno voluto andare più a fondo, datando col metodo del carbonio-14 la cera stessa. I risultati hanno potuto solo che confermare quello dimostrato precedentemente: la cera venne creata dopo il 1700, quindi ben oltre il Rinascimento. Il busto di "Flora", quindi, non è mai stata un'opera di Leonardo da Vinci.