Sfatiamo un mito sull'erba sintetica: ecco i principali difetti

Sfatiamo un mito sull'erba sintetica: ecco i principali difetti
di

Un nuovo articolo della BBC si è interrogato sui principali contro dell'erba sintetica, ormai sempre più diffusa. Vediamo che cosa suggeriscono i risultati della ricerca.

Un report pubblicato recentemente, ha rilevato che nel 2021 il mercato dell'erba artificiale ha mosso oltre i 4 miliardi di dollari e le stime per gli anni futuri sembrerebbero in forte rialzo. A contribuire a tale crescita è stata anche la pandemia da COVID-19 e nello specifico il lockdown del 2020, che ha portato molte persone ad investire il proprio denaro decorando e migliorando le condizioni del proprio giardino.

Anche dopo aver scoperto perché l'erba è verde, il prato sintetico è ancora molto amato. Confrontandolo infatti con quello vero e proprio, si possono osservare tanti giardini con questo effetto "plastificato" e nonostante non vi siano ancora delle ricerche approfondite sull'impatto ambientale del sintetico, un gruppo di scienziati ha deciso di analizzare gli svantaggi dell'erba artificiale in Australia, poiché, qui il suo utilizzo è stato addirittura esteso ai parchi comunali.

Sono stati tanti i contro rilevati dagli scienziati. Partiamo dall'uso dell'acqua. Contrariamente a quanto si pensi, l'erba artificiale necessita di acqua, infatti, i materiali ibridi hanno bisogno di essere irrigati affinché i fili di erba naturali possano crescere in mezzo a quelli artificiali. Di conseguenza, viene smentita l'idea secondo la quale un prato artificiale possa far risparmiare acqua.

Inoltre, parliamo di materiale in poliestere quindi plastico che tende a scaldarsi facilmente e anche in modo eccessivo fino a toccare i 100° C. Si tratta di un surriscaldamento che potrebbe rappresentare un vero e proprio rischio per lo sviluppo di eventuali incendi anche in presenza di temperature ambientali al di sotto dei 30°C. A tutto ciò, bisogna affiancare, forse, il problema principale, ovvero l'inquinamento da plastica.

Attraverso una stima effettuata dall'European Chemicals Agency (ECHA), si evince che ogni anno solo nel continente Europeo vengano disperse nell'ambiente tra le 18.000 e 72.000 tonnellate di microplastica provenienti dai prati artificiali. Si tratta di materiale dannoso non solo per gli organismi viventi ma anche per l'ambiente stesso che verrebbe contaminato da sostanze pericolose e dannose. Come se non bastasse inoltre, recentemente sono state individuate tracce di microplastiche nel sangue umano.

Riflettiamo un po' prima di scegliere l'erbetta sintetica, sicuramente bella esteticamente ma, a quanto pare, anche ben poco ecologica. Nel momento in cui avessimo la fortuna di possedere un pezzo di terra, optiamo magari per l'erba naturale, aiuteremo gli animali, l'ambiente e di conseguenza noi stessi.